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Strumenti per la decarbonizzazione nella sfida della transizione ecologica dell’ambiente costruito
25 Giugno 2025

Nel percorso verso un’edilizia a emissioni zero è necessaria la condivisione, da parte di tutta la filiera, di obiettivi ed azioni sinergiche che ogni attore è chiamato a mettere in atto da qui al 2050.

 

A supporto di questa transizione servono nuovi strumenti, di indirizzo e di misura, capaci di trasformare l’impegno astratto in azioni verificabili.

GBC Italia ha costruito negli ultimi anni un ecosistema articolato di iniziative, che vogliono rispondere sia all’esigenza di adottare una dedicata roadmap di transizione dl settore, sia fornire metodologie per mettere efficacemente in pratica le azioni richieste per raggiungere un obiettivo condiviso: la piena decarbonizzazione del ciclo di vita dell’ambiente costruito entro il 2050.

In questo scenario si collocano alcune recenti iniziative di Green Building Council, che hanno l’obiettivo di supportare la crescita di una comunità consapevole e la sua capacità di agire.

 

Survey LCA: misurare il grado di maturità della filiera
Il primo passo per governare la transizione ecologica è comprenderne con esattezza il punto di partenza. Con questo obiettivo GBC Italia ha promosso, a maggio 2025, una doppia indagine strutturata volta a raccogliere dati sul livello di diffusione e competenza nell’utilizzo del Life Cycle Assessment (LCA) in ambito edilizio. Le survey, distinte per target, sono state indirizzate da un lato alle pubbliche amministrazioni, dall’altro ai professionisti della filiera tecnica.

Nel questionario dedicato agli enti pubblici, si sondano aspetti determinanti: quante gare hanno previsto l’uso di strumenti LCA, se gli uffici sono in grado di interpretare e valutare queste valutazioni ambientali, quali sono le difficoltà riscontrate in fase di redazione dei capitolati o nell’adozione di criteri premianti connessi a parametri ambientali. Non si tratta solo di misurare l’adozione formale dell’LCA nei bandi, ma anche di capire quanto consapevole sia tale adozione e se esistano reali capacità interne per accompagnarne l’applicazione.

Dall’altro lato, i professionisti sono chiamati a testimoniare la loro esperienza concreta: in quanti progetti pubblici è stato richiesto l’uso di studi LCA? I clienti sono consapevoli del significato e del valore di questi strumenti? Sono in grado di interpretare i risultati di un’analisi del ciclo di vita? Inoltre, la survey raccoglie informazioni sulle barriere operative incontrate quali costi, tempi, competenze e sui margini di miglioramento nella standardizzazione delle pratiche.

L’obiettivo non è semplicemente redigere una fotografia statistica, ma produrre una base dati solida per identificare le aree su cui intervenire con urgenza, sia in termini di policy che di formazione. I risultati, attualmente in fase di elaborazione, alimenteranno poi un report tecnico che costituirà un riferimento per il settore e negli indirizzi applicativi previsti dalla Roadmap 2050.

Rispondi alla survey come pubblica amministrazione

Rispondi alla survey come professionista del settore

 

Commitment & Ambassador: l’impegno e la voce della filiera
Nel processo di transizione ecologica del settore edilizio, è fondamentale disporre di strumenti che non solo misurino le prestazioni, ma che sappiano valorizzare le organizzazioni che hanno intrapreso strategie e azioni concrete ed esemplari. Con questo spirito, GBC Italia ha attivato due iniziative complementari: la Campagna Commitment e il programma Building Life Ambassador.

Lanciata a maggio 2025 e riservata ai soci, la campagna Commitment rappresenta una dichiarazione pubblica di adesione alla Roadmap nazionale per la decarbonizzazione, con la dichiarazione di una traiettoria di decarbonizzazione e l’aggiornamento periodico attraverso la presentazione di casi studio significativi. Si tratta di una campagna che dà visibilità a chi dimostra leadership concreta nel cambiamento.

Accanto a questo, dal 2021 il programma Ambassador ha dato vita a una rete di figure autorevoli provenienti da tutta la filiera: progettisti, tecnici pubblici, imprenditori, produttori—chiamati a promuovere la cultura della sostenibilità e dell’analisi del ciclo di vita attraverso il loro punto di vista da esperti del settore. Il rilancio del programma nel 2024, con circa 30 testimonial selezionati, ha rafforzato il ruolo degli ambassador come moltiplicatori di competenze fungendo da esempio per la filiera,  supportando così l’evoluzione culturale del settore.

 

Un nuovo paradigma di collaborazione basato su orizzonti condivisi
Tutte le azioni descritte convergono in un documento di indirizzo che rappresenta il cuore dell’attività di advocacy di GBC Italia: la Roadmap italiana per la decarbonizzazione del ciclo di vita dell’ambiente costruito, che sarà al centro del Green Building Forum Italia, il 27 ottobre a Milano.

Scopri di più su Green Building Forum Italia, l’evento di GBC Italia che porterà a Milano la consapevolezza di un presente Green e gli strumenti per  creare insieme un futuro più sostenibile.

Scopri di più sull’Industry Report, il documento che fotografa lo stato della transizione e indica gli impatti del settore.

La Roadmap è il risultato di un percorso di lavoro nato nel progetto internazionale #BuildingLife e affinato attraverso un confronto aperto con quasi 200 soggetti tra esperti, associazioni di categoria, aziende e istituzioni. Ben più di una meta fissata per il 2050, è la proposta di un cammino continuativo scandito da quattro tappe temporali—2027, 2030, 2040 e 2050— e da più di 50 obiettivi che attraversano tre grandi assi trasformativi: la decarbonizzazione , la circolarità e la resilienza dell’ambiente costruito. Ogni traguardo è declinato in azioni specifiche per sei categorie di stakeholder, dalle pubbliche amministrazioni ai produttori di materiali, fino al settore finanziario, traducendo l’eterogeneità della filiera in responsabilità operative precise e misurabili.

A sostegno di questa trama di obiettivi, la Roadmap offre anche quattro allegati tecnici: il quadro energetico e normativo nazionale, un repertorio di soluzioni tecnologiche, un’analisi delle leve finanziarie pubbliche e private, e una proposta metodologica valida a scala nazionale per calcolare l’emissioni di carbonio nell’intero ciclo di vita dell’edificio. Ne emerge un documento “vivo”, aggiornato periodicamente, che unisce scenari di lungo periodo a strumenti immediatamente utilizzabili da progettisti, imprese e policy maker.

In un tempo in cui gli obiettivi climatici impongono scelte radicali ma fondate su evidenze tecniche, Il modello di collaborazione promosso dall’adozione di questi strumenti favorisce un  approccio che consente di superare la frammentazione e la retorica, orientando l’intera filiera verso una trasformazione profonda, misurabile e verificabile. È da qui che passa il futuro dell’edilizia in Italia: Survey, Commitment, Ambassador e Roadmap non sono elementi isolati come del resto non lo sono tutti i vari stakeholder della filiera, pur con le loro unicità. Essi costituiscono una catena di strumenti interconnessi, dove ogni anello rafforza il successivo e alimenta un processo continuo di conoscenza, confronto e miglioramento.