
Ne abbiamo parlato con Laura Pighi, Chief Program Officer di Habitech e Maria Elena Gasperini, Global Life Sciences Sustainability Director di Jacobs e Consigliere di indirizzo di GBC Italia per l’Inclusione e Parità di Genere.
La nuova Politica sulla Diversità, Equità e Inclusione (DEI) approvata da GBC Italia rappresenta un traguardo culturale e strategico di grande valore. È un documento che nasce con l’avvio della nuova consigliatura, in coerenza con il programma presentato fin dall’inizio dal Presidente Fabrizio Capaccioli e approvato dal Consiglio di Indirizzo, come elemento fondante dell’azione dell’associazione. Non si è trattato di un’integrazione a posteriori, ma di un impegno definito fin dall’inizio, inserito tra le priorità operative di questo mandato.
La Policy è frutto di un percorso di ascolto, dialogo e confronto con i consiglieri e le consigliere, ma anche con molte socie dell’associazione, che avevano già manifestato attenzione e sensibilità verso queste tematiche, in particolare rispetto alla rappresentanza nei panel e negli eventi pubblici. Questa interlocuzione ha confermato che il bisogno di un impegno strutturato su diversità e inclusione era reale, sentito e condiviso. È così che si è costruito un documento di indirizzo, formalizzato con il supporto di una consulenza legale e approvato nel dicembre scorso dal Consiglio di Indirizzo.
Il più grande successo – che va rimarcato con forza – è che questa policy prima non c’era, e ora esiste. La sua formalizzazione rappresenta un cambio di passo. Quando i principi vengono scritti, adottati e comunicati, entrano a far parte del DNA istituzionale. La policy diventa così non solo una dichiarazione d’intenti, ma una base concreta per guidare le scelte e favorire un’evoluzione culturale.
La Policy DEI si articola lungo tre assi fondamentali, che definiscono le aree d’azione prioritarie: persone, governance, comunicazione pubblica.
Sul piano interno, GBC Italia può già contare su una significativa componente femminile nella propria struttura operativa. Un dato non banale, considerato che nel comparto delle costruzioni la presenza femminile si attesta ancora intorno al 12%, con persistenti disparità nei ruoli apicali e nelle retribuzioni. In questo scenario, è fondamentale che GBC continui ad affermarsi come modello virtuoso nella valorizzazione delle competenze e nella promozione di ambienti di lavoro inclusivi.
Per quanto riguarda gli organi di rappresentanza, la Policy si confronta con un contesto in cui il Consiglio di Indirizzo e il Comitato Esecutivo vengono eletti direttamente dai soci. Per garantire una rappresentanza equa e diversificata è necessario intervenire, ove possibile, sul piano regolamentare. È in corso una riflessione sulla modifica del regolamento elettorale, in modo da assicurare parità di genere nelle candidature e incentivare una maggiore pluralità nei profili eletti, come primo passo di un processo più ampio di inclusione.
Sul piano esterno, infine, la Policy pone attenzione agli eventi e alla comunicazione istituzionale. Gli eventi pubblici riflettono l’identità dell’associazione, ed è quindi essenziale che i panel rappresentino la varietà di voci e professionalità del settore. È qui che emergono con forza alcune delle sfide più significative: la presenza femminile nei panel è ancora limitata, anche a causa della minore disponibilità o visibilità delle professioniste nel settore, un tema che GBC Italia intende affrontare promuovendo nuove forme di coinvolgimento e rendendo strutturale l’attenzione alla rappresentanza.
Siamo consapevoli che l’attuazione dei principi DEI non è priva di complessità. Le difficoltà riscontrate nella selezione di relatrici, l’asimmetria nei ruoli decisionali e la scarsa presenza di candidate in alcuni contesti sono barriere strutturali che richiedono un impegno collettivo, costante e lungimirante. Tuttavia, la direzione intrapresa è chiara e condivisa.
Un risultato concreto già visibile è rappresentato dalla recente revisione dello statuto dell’associazione, che sarà sottoposta prossimamente all’Assemblea dei soci. In questa revisione sono stati considerati ed integrati anche i principi della nuova Policy DEI, rendendo esplicito l’intento di allineare gli strumenti statutari a una visione più inclusiva e rappresentativa. Senza questo documento guida, non sarebbe stato possibile strutturare con la stessa coerenza e consapevolezza tale aggiornamento normativo, a riprova del valore strategico della policy.
Guardando al futuro, il nostro auspicio è che questa trasformazione non resti confinata agli organi direttivi, ma si estenda a tutta la comunità professionale. Rivolgiamo un invito diretto alle professioniste del settore: partecipate attivamente, candidatevi, fatevi vedere, portate il vostro contributo nei luoghi del dibattito e della rappresentanza. Il cambiamento si realizza solo se sostenuto da una pluralità di voci e da una partecipazione ampia. La Policy DEI è un primo passo determinante, ma la sua efficacia dipende dalla capacità collettiva di trasformarne i principi in comportamenti, scelte e pratiche quotidiane.
Con questa strategia, GBC Italia conferma il proprio impegno verso una sostenibilità integrata, che unisca l’ambizione ambientale a quella sociale. Promuovere la diversità, l’equità e l’inclusione oggi non è più solo un’opportunità: è un dovere per chi, come noi, lavora per costruire il futuro.