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Paola Moschini | Ambassador #BuildingLife
9 Giugno 2025

Le interviste di GBC Italia agli ambassador del progetto #BuildingLife

Metriche chiare e comunicazione trasparente, così si accelera la decarbonizzazione_Paola Moschini, Ceo, Head of Sustainability e ESG, Macro Design Studio

 

In Italia si presta ancora poca attenzione alle emissioni di gas climalteranti nell’arco del ciclo di vita degli edifici; quali sono le ragioni?
Penso sia un problema che verte su due aspetti: la difficoltà delle persone nel comprendere cosa significhino impronta ambientale, ciclo di vita di un prodotto e i relativi impatti; la capacità di trasmettere, da parte di chi ne è a conoscenza, informazioni complesse in una forma facilmente comprensibile.

Insegno ad un corso di alta formazione  e quando ho chiesto ai miei studenti cosa vuole dire “vivere sotto la soglia di povertà”, il cui superamento è uno dei 17 Obiettivi dell’Agenda sullo Sviluppo Sostenibile dell’ONU, la risposta è stata “vivere con meno di due dollari al giorno”, intendendo un importo da spendere e non un importo massimo a disposizione che comprende i costi per il proprio mantenimento, le spese per i beni e servizi acquistati e consumati (dal cibo, all’abbigliamento, alla sanità, ai trasporti, ecc.). Questo fa intuire quanto bisogna ancora intervenire sulla cultura di base, attraverso una comunicazione accessibile a tutti, che ci permetta di comprendere per lo meno le metriche di riferimento.

Il consumatore, anche il più virtuoso, fatica a scegliere il prodotto o servizio a basso impatto ambientale, in quanto le informazioni di cui dispone sono spesso confuse e contradditorie. 
Differente è quando si parla di investitori, in particolare nel settore del Real Estate, poiché – in questo caso – gli investimenti, per esempio sul patrimonio edilizio, sono accompagnati da valutazioni attente e dettagliate, dalle quali si comprende che i due fattori sono difficilmente scindibili: non può esserci investimento fruttuoso in assenza di un’approfondita analisi dei parametri ambientali. I rating system di certificazione si affermano, quindi, come uno strumento indispensabile per lo sviluppo futuro del mercato. dell’investimento. In sintesi, rafforzare la divulgazione dei concetti di sostenibilità potrebbe ampliare il bacino di utenza, per favorire scelte più attente anche da parte dei consumatori.

 

Macro Design Studio ha sviluppato una strategia verso il 2050? Includendo una traiettoria di decarbonizzazione degli edifici e considerando le emissioni nell’intero ciclo di vita?
I nostri uffici sono ubicati nell’edificio ottocentesco della ex Manifattura Tabacchi a Rovereto – in provincia di Trento. È un immobile tutelato ed è quindi difficile intervenire con modifiche significative. D’altro canto, possiamo affermare che gran parte della sua impronta è già stata compensata, considerato che è un edificio del 1852!

La nostra attenzione si rivolge prioritariamente sulle pratiche che coinvolgono i nostri collaboratori, inserendo la flessibilità di orario, lo smart working, favorendo una gestione sostenibile degli spostamenti sia casa-ufficio che per le trasferte. Siamo certificati ISO 9001 e 14001, siamo la prima azienda europea ad avere il label Just e attraverso attività di sensibilizzazione lavoriamo ogni giorno per migliorare la consapevolezza delle persone che ci circondano: collaboratori, clienti e comunità.

 

Quale Best Case avete seguito e per voi di riferimento rispetto alle azioni di decarbonizzazione?
Tra gli esempi recenti più rappresentativi di decarbonizzazione applicata all’edilizia mi piace segnalare lo Student Housing RELIFE di Torino, articolato in due edifici (ex sede della Lavazza) rigenerati in Corso Novara e Via Tollegno. Il progetto unisce riqualificazione urbana e innovazione tecnologica, adottando soluzioni ad alta efficienza che hanno portato a risultati concreti: una riduzione del 36% nei consumi energetici, pari a oltre 2.000 MWh risparmiati ogni anno, e un abbattimento del 51% nei consumi idrici, equivalente a circa 10 milioni di litri. Entrambi gli edifici hanno ottenuto a fine 2024 la certificazione LEED v4 BD+C: NC – Livello Gold.

Anche in questo caso si tratta di una riqualificazione, quindi il riuso di edifici esistenti dismessi confermando l’impegno verso una transizione ecologica misurabile, replicabile e pienamente integrata nel contesto urbano.

 

In che modo Macro Design Studio contribuisce ad accelerare il processo di decarbonizzazione dell’ambiente costruito in Italia?
Attraverso il nostro lavoro, in quanto da sempre ci occupiamo di fornire servizi di consulenza in materia di edilizia sostenibile e decarbonizzazione. Accompagniamo le organizzazioni, attraverso un supporto professionale consulenze strategico e mirato, all’applicazione dei criteri ESG e alla certificazione degli edifici con i più conosciuti rating system internazionali. Per risponderti, assistendo i nostri clienti nelle certificazioni, mediante i protocolli ambientali, dove ci sono metriche di riferimento chiare e rendicontabili. Ci impegnammo nella comunicazione dei risultati in un modo più accessibile, mostrando i risparmi corrispondenti ai consumi idrici e termici, e non solo indicando il livello di certificazione ottenuto. Questo aiuta a farne coglierei vantaggi anche ad un pubblico di non esperti, in quanto è una comunicazione di immediata comprensione. 

 

Quali altri strumenti possono fare meglio comprendere i passi da intraprendere?
Serve introdurre strumenti semplici per poter permettere ad ogni stakeholder di valutare, tramite un self-assesment, il proprio punto di partenza. In Macro Design Studio, grazie agli otre 13 anni di esperienza nel mondo della sostenibilità certificata, stiamo sviluppando due framework – uno dedicato ai Building e l’altro alla Governance – che ci permettono di supportare quella parte di mercato, la fetta più ampia purtroppo, che oggi non desidera o non ha l’esigenza di certificare il proprio o immobile oppure di avere un report di ESG, ma che vuole, tuttavia, comprendere dove si colloca su una scala da 0 a 100 rispetto ai dieci temi chiave della sostenibilità. Vi è la necessità di avere uno schema di valutazione più agile di un questionario ESG, che spesso risulta troppo esteso e complesso per le realtà medio-piccole. Realtà che non sono tenute a rendicontare, ma che attraverso questo nuovo framework potrebbero valutare il proprio as-is, andando poi a definire una road map di miglioramento che senza costi di certificazione, aumenterebbe però la loro consapevolezza e potenzialmente li spingerebbe a performance più sostenibili.

 

Ritieni utile penalizzare gli edifici ad elevate emissioni? Quali misure pensi efficaci?
Ha poco senso sanzionare, pensando anche che molto del nostro patrimonio costruito è stato edificato nel dopoguerra. Bisognerebbe definire e condividere una strada da precorrere tutti insieme. L’incentivo diventa utile se crea oltre che valore anche cultura.

 

Ritieni fattibile attuare un approccio circolare al settore dell’edilizia in Italia? Quali sono le principali barriere all’implementazione?
Mi viene in mente una diapositiva che proiettavo anni fa e che mostrava le tre fasi dell’opera: ideativa, realizzativa e la vita dell’immobile. Le prime due fasi, fondamentali per definire l’edificio, rappresentano un lasso temprale irrisorio rispetto alla terza fase legata alla vita utile, ovvero alla sua gestione dall’inizio del suo utilizzo fino alla dismissione. Dobbiamo ripartire da qui: fare in modo la fase di progettazione e di realizzazione ci permettano di dar vita ad edifici che siano duraturi nel tempo, che si possano manutenere a bassi costi di gestione, che siano ottimali per la vita delle persone, ecc.

Questo significa cambiare il paradigma di tutta la filiera dell’edilizia. Sono ottimista: questa nuova visione ci consentirà di valorizzare gran parte del patrimonio edilizio esistente e lo dico sulla base della nostra lunga esperienza.

Un esempio calzante è la progettazione dell’involucro di un edificio. Come consulenti, invitiamo la committenza a porvi attenzione fin dalle prime fasi di progetto, così quando si effettua il Blower Door test (metodo che permette di misurare l’ermeticità di un edificio dopo aver imposto una determinata differenza di pressione tra interno ed esterno, NdR) al termine della fase di cantiere, si sono già potuti anticipare eventuali inconvenienti. Questo, quindi, consente di lavorare sulla progettazione dell’involucro attraverso qualità dei dettagli e di realizzare edifici duraturi ed efficienti. Porre l’accento sulla fase di gestione dell’edificio favorirà tutti i parametri che legano la vita utile del bene alle fasi di progetto e realizzazione e l’efficientamento sarà certo e significativo.