
In un momento cruciale per il futuro del settore edilizio e del territorio mediterraneo, il Green Building Council Italia ha partecipato da protagonista a ECOMED 2025, importante manifestazione dedicata alla transizione ecologica nei settori strategici dell’ambiente, dell’energia e dell’edilizia.
Il convegno “Edilizia sostenibile: Criteri Ambientali Minimi, aspetti tecnico-giuridici, professionali e innovazione”, svoltosi il 17 aprile nella cornice del quartiere fieristico di Catania, ha rappresentato infatti un’occasione di confronto di alto livello tra rappresentanti delle istituzioni, del mondo accademico, della progettazione e dell’impresa.
Promosso congiuntamente da GBC Italia, ENEA, Università di Catania, AIAT, Ordini professionali degli Ingegneri e degli Architetti e altri attori territoriali, l’evento ha messo al centro il ruolo strategico dell’edilizia sostenibile nel processo di decarbonizzazione e rigenerazione urbana, con particolare attenzione all’evoluzione dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) e ai nuovi scenari introdotti dal Codice dei Contratti Pubblici.
L’edilizia sostenibile come leva di rigenerazione urbana e sociale
Tra i tanti ospiti di spessore presenti, a dare avvio ai lavori, l’intervento del Presidente di GBC Italia, Fabrizio Capaccioli, che ha delineato una visione ampia e sistemica della sostenibilità nel costruito. L’edilizia sostenibile non è più soltanto una questione tecnica o normativa, ma una vera e propria leva culturale e sociale, capace di generare valore per le comunità e favorire modelli di sviluppo più equi e resilienti.
Nel suo intervento, Capaccioli ha richiamato il ruolo di GBC Italia come riferimento autorevole nel panorama nazionale e internazionale, sottolineando il contributo offerto alla definizione dei CAM e lo sviluppo di protocolli di certificazione come LEED®, GBC Home®, GBC Historic Building® e GBC Quartieri®. Ha inoltre posto l’accento sulla necessità che il recepimento della nuova Direttiva EPBD4 sia ispirato a una visione di sistema, capace di valorizzare le specificità territoriali e promuovere politiche pragmatiche, misurabili e applicabili.
Tra gli esempi virtuosi, è stato citato il progetto “Città Verde” di Roma, primo intervento in Italia ad aver ottenuto la doppia certificazione GBC Quartieri® e GBC Home®. Un modello concreto che dimostra come l’edilizia certificata possa coniugare rigore tecnico, innovazione progettuale e benessere per i cittadini.
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Il Presidente ha inoltre richiamato il valore strategico della rete internazionale del World Green Building Council, che coinvolge oltre 80 Paesi e consente lo scambio continuo di buone pratiche, tecnologie e approcci integrati alla sostenibilità nel costruito. In questo scenario, il Made in Italy dell’edilizia sostenibile si sta affermando come modello riconosciuto anche oltre confine, condividendo con partner di tutto il mondo il know-how unico di tutti i membri dell’associazione.
I CAM come strumenti di qualità e innovazione
Tra i momenti centrali della giornata, la prima sessione tecnica è stata moderata dall’architetto Toni Cellura, Segretario del Chapter Sicilia di GBC Italia, che ha anche tenuto un intervento dedicato alle novità normative introdotte dai CAM edilizia nel contesto del nuovo Codice dei Contratti.
Figura di riferimento nel panorama della sostenibilità nel contesto mediterraneo, Cellura ha messo in luce come i CAM possano rappresentare non solo un obbligo regolatorio, ma soprattutto una leva strategica per orientare il mercato verso maggiore trasparenza, tracciabilità e qualità dei progetti.
Nel suo intervento ha approfondito il valore della certificazione ambientale come strumento operativo a supporto delle stazioni appaltanti e dei progettisti, con una particolare attenzione agli aspetti legati alla resilienza climatica, alla circolarità dei materiali, all’adozione di tecnologie digitali e all’integrazione di criteri legati alla salute e al benessere degli occupanti.
Una visione perfettamente coerente con la missione di GBC Italia: rendere la sostenibilità un valore accessibile e diffuso, promuovendo una rigenerazione urbana inclusiva, concreta e replicabile.
Il Mediterraneo: uno spazio di sperimentazione per l’edilizia green
L’intera iniziativa ha confermato il ruolo attivo e dinamico del Chapter Sicilia di GBC Italia, che da anni opera come ponte tra il territorio e le strategie nazionali e internazionali per la transizione ecologica. In un’area geografica fortemente esposta agli effetti dei cambiamenti climatici, ma anche ricca di potenzialità tecniche, culturali e imprenditoriali, il Mediterraneo si configura sempre più come laboratorio di innovazione ambientale e rigenerazione urbana.
In tal senso la partecipazione di di GBC Italia a ECOMED 2025 consolida il posizionamento dell’associazione come motore di trasformazione del settore edilizio, capace di connettere visione strategica, rigore scientifico e operatività concreta, promuovendo una transizione ecologica fondata sulla collaborazione tra pubblico e privato, ricerca e impresa, territori e istituzioni.