CONTATTACI
LOGIN
   
TOP CLeveR Project: La decarbonizzazione dell’ambiente costruito: da “Energy Efficiency First” a “Whole Life Carbon”
30 Ottobre 2024

La decarbonizzazione dell’ambiente costruito è una tema sempre più di attualità per i suoi impatti che
riguardano non solo l’ambiente, ma anche la politica e l’economia. Da un lato, il riscaldamento globale e l’esaurimento delle risorse naturali richiedono interventi urgenti; dall’altro, gli accordi internazionali e la variabilità dei prezzi dell’energia evidenziano la necessità di adottare strategie a lungo termine.

 

In questo contesto, l’azione dell’Unione Europea è guidata dal principio di Energy Efficiency First, che dà
priorità, nelle decisioni di pianificazione politica e negli investimenti, a misure che favoriscano l’efficienza
sia nella domanda che nell’approvvigionamento di energia. Questo approccio promuove il risparmio
energetico in ottica cost-optimal, la flessibilità della domanda, e una gestione efficiente della conversione,
trasmissione e distribuzione dell’energia. Oltre ai benefici in termini di emissioni e salubrità, questo
principio mira a ridurre la spesa per l’energia, combattere la povertà energetica, e garantire l’indipendenza
e la sicurezza delle forniture.

La nuova versione della Energy Performance of Buildings Directive (EPBD IV – EU/2024/1275) rappresenta un ulteriore passo avanti, introducendo la definizione degli ZEB: Zero-Emission Buildings. Secondo la direttiva, questi edifici non solo devono avere un fabbisogno di energia pari a zero o molto basso – secondo la soglia massima che ciascuno Stato membro fisserà in base ai livelli ottimali in funzione dei costi, e in ogni caso inferiore di almeno il 10% rispetto agli nZEB –, ma anche eliminare le emissioni in loco da combustibili fossili e minimizzare le emissioni operative, andando a coprire il fabbisogno con energia verde (i.e. rinnovabili, comunità energetiche, teleriscaldamento efficiente). Accanto a queste misure, per la prima
volta viene richiesto il calcolo del Global Warming Potential (GWP) nel corso del ciclo di vita degli edifici di
nuova costruzione, espresso come CO₂ equivalente rispetto alla superficie coperta utile dell’edificio
(kgCO₂eq/m2 ) per un periodo di studio di riferimento di 50 anni.

Questa nuova prospettiva segna un’evoluzione verso l’approccio integrato Whole Life Carbon (WLC), che
considera le emissioni di gas serra non solo operative, ma anche nelle fasi di produzione dei materiali, costruzione, manutenzione e fine vita. La quantificazione degli impatti in quest’ottica comporta l’acquisizione di nuove competenze professionali, come la capacità di condurre analisi Life Cycle Assessment (LCA) e una conoscenza approfondita del framework europeo Level(s). Inoltre, l’implementazione a livello nazionale – con la trasposizione in legge della direttiva e delle relative misure – richiederà la definizione di metodologie di calcolo adeguate, lo sviluppo di database e strumenti specifici, oltre alla definizione di benchmark di riferimento.

GBC Italia è impegnata attivamente in questo ambito, supportando lo sviluppo di una metodologia di
calcolo e di benchmark a livello nazionale attraverso i progetti di ricerca #BuildingLife e INDICATE Life, oltre a contribuire alla diffusione delle competenze su questi temi con il progetto di formazione TOP CLeveR.