Oggi, 6 dicembre 2023, l’ambiente costruito è al centro della giornata Multilevel Action, Urbanisation and Built Environment/Transport a COP28. GBC Italia si unisce al World Green Building Councils e alla rete globale di cui si fa portatore, congiuntamente ai firmatari del Net Zero Carbon Buildings Commitment, ai partner e altri sostenitori per presentare una lettera aperta ai leader politici dei differenti Paesi presenti a Dubai. Attraverso questa azione congiunta, miriamo a sottolineare il ruolo strategico dell’ambiente costruito nell’affrontare i problemi legati al riscaldamento globale e sostenere un invito all’azione, da parte degli stessi responsabili politici, per intensificare e realizzare il cambiamento normativo di cui il settore del costruito necessita per il futuro sviluppo sostenibile.
La 28a conferenza annuale delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici in svolgimento a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, costituisce un fondamentale momento per la definizione del Global Stocktake, per la valutazione dei progressi dei distinti Paesi a livello globale verso il raggiungimento degli obiettivi sanciti con l’Accordo di Parigi e, dove si ravvedono lacune, per individuare azioni concrete atte ad accelerare l’azione sul clima.
L’appuntamento internazionale si dovrebbe qualificare quale punto di svolta per la definizione di nuove strategie e azioni concrete per un futuro più resiliente e limitare l’aumento della temperatura globale. Su questa strada il nostro settore ricopre una posizione di leadership per supportare un’azione significativa in materia di clima, affrontando al contempo le pressanti questioni sociali.
Il settore dell’edilizia e delle costruzioni rappresenta circa il 40% delle emissioni globali di carbonio. Si tratta di uno dei settori industriale maggiormente impattante, con le città che consumano il 70% di tutte le risorse globali. Mentre aumenta la consapevolezza dell’impatto del settore e del suo potenziale strategico alla risoluzione climatica, è opportuno sottolineare che ad oggi la resilienza del patrimonio edilizio globale è insufficiente per far fronte alla crescita della popolazione insieme agli impatti legati al cambiamento climatico. Le inondazioni e il caldo estremo rappresentano un rischio imminente non solo per la vita umana, ma anche per la coesione sociale e la stabilità economica.
La Lettera va oltre alla tematica di mitigazione degli impatti negativi delle emissioni generate dal settore del costruito, e riflette il suo potenziale enorme in termini di equità sociale e prosperità finanziaria. Oltre all’opportunità di ridurre il 37% delle emissioni totali di carbonio, il settore dell’edilizia e delle costruzioni può anche creare oltre 1,5 trilioni di dollari in opportunità di investimento sostenibile nei mercati emergenti e sottrarre circa 2,8 miliardi di persone dalla povertà energetica.
Con la lettera si richiede ai leader politici :
- Una forte leadership politica per accelerare la trasformazione sostenibile dell’ambiente costruito;
- Mitigazione del clima: sostenere un impegno concreto nell’integrare anche le normative a livello nazionale a sostegno di una più efficiente azione del settore edilizio per un futuro efficiente, rigenerativo e giusto;
- Adattamento al clima: operare per la definizione di un obiettivo globale di adattamento ai cambiamenti climatici, riconoscendo il ruolo degli edifici nell’anticipazione, adattamento e risposta agli impatti climatici;
- Finanziamenti per il clima: aumento dei finanziamenti stanziati per il miglioramento dell’efficienza energetica e per il sostegno nella riqualificazione a seguito di danni da eventi naturali estremi, sostenendo al pari una riforma globale delle istituzioni finanziarie per finanziamenti più giusti, equi ed efficaci.
“L’azione per il clima è spesso fraintesa come uno sforzo umano per salvare il pianeta. In realtà è lo sforzo dell’umanità per salvare sé stessa e l’ambiente costruito, favorendo la prosperità, l’equità e la crescita a livello globale“. Queste le parole di Cristina Gamboa, CEO del World GBC, che prosegue: “L’industria è pronta per il cambiamento. Il mondo chiede un cambiamento. Questa COP28 deve essere il momento in cui i leader supportino i loro impegni, stabilendo strategie per una transizione efficiente dal punto di vista energetico, rigenerativo e giusta per il settore dell’edilizia a livello globale”.