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Biofilia: l’equilibrio tra natura e architettura per il benessere delle persone
15 Novembre 2023

Per favorire la più ampia e corretta applicazione dei propri Protocolli di certificazione energetico ambientale (GBC Condomini®, GBC Historic Building®, GBC Home® e GBC Quartieri®) l’Associazione ha sviluppato un’inedita libreria di Crediti Pilota per l’innovazione nell’edilizia, orientati verso la sostenibilità energetico-economica ed ambientale.

Tra questi primi Crediti individuati, specifica attenzione viene dedicata, in modo innovativo, al tema della Biofilia. Ma cosa indica esattamente questo termine e come si compone nel dettaglio il Credito a questa dedicato? Ne parliamo con tre autorevoli voci in materia, che hanno seguito la definizione di questo specifico ambito di valutazione nel processo di certificazione di sostenibilità: Giuseppe BarbieroGREEN LEAF, Università della Valle d’Aosta; Bettina BoltenBiophilic Design Consultant e l’Ing. Andrea FornasieroMembro del Consiglio di Indirizzo e Presidente del Comitato Tecnico di GBC Italia. 

1. Che cosa è la biofilia?
La biofilia è l’amore per la vita. Essa definisce un ambito di relazione con il mondo vivente che è innato perché è un adattamento evoluzionistico. Parliamo di “biofilia” sia quando le creature viventi suscitano in noi piacere e tenerezza (biofilia) sia quando suscitano timore o disgusto (biofobia). Da un punto di vista evoluzionistico non c’è differenza tra biofilia e biofobia: si tratta di un adattamento che ha aiutato la nostra specie a vincere le forze ostili della Natura. L’evoluzione biologica della nostra specie è avvenuta nella Natura selvatica del Tardo Pleistocene. Per circa il 95% della nostra storia evoluzionistica, corrispondente alle culture del Paleolitico medio e del Paleolitico superiore, i nostri antenati sono sopravvissuti adottando lo stile di vita dei cacciatori-raccoglitori, che ha permesso loro di perfezionare un insieme di risposte adattative ai diversi ambienti selvatici mirate al riconoscimento della qualità di un ambiente in termini di rifugi e risorse. La biofilia/biofobia ci aiuta a riconoscere più facilmente ambienti sicuri e ricchi di risorse.

2. Per quale ragione è importante la biofilia nella progettazione edilizia?
Un ambiente sicuro e ricco di risorse riduce la risposta di stress e favorisce la rigenerazione dei processi cognitivi. È possibile costruire ambienti artificiali in cui la Natura sia assente e che siano sicuri e ricchi di risorse. Ma non otteniamo lo stesso livello di recupero dallo stress e di rigenerazione cognitiva che si ottiene invece con un ambiente in cui la Natura è presente. La ragione è semplice. I nostri sensi si sono evoluti in un contesto di Natura selvatica che talvolta è ostile, ma più spesso è rigeneratrice. Mancando lo stimolo sensoriale della Natura i processi emotivi e cognitivi collegati alla sensorialità della Natura vengono meno e l’equilibrio psichico ne risente. La biofilia è una parte fondamentale dell’esperienza evoluzionistica umana che riguarda ogni singolo individuo e non può essere cancellata.

3. Qual è il criterio di fondo che ha ispirato il credito pilota “Biofilia”?
Noi siamo i discendenti di chi ha saputo riconoscere gli ambienti naturali ricchi di risorse e sono stati abili nel costruirvi rifugi sicuri. Abbiamo semplicemente seguito questi due bisogni fondamentali umani: la ricchezza delle risorse e la sicurezza del rifugio. La nostra idea è che un contatto permanente con la vegetazione offra la percezione di un ambiente ricco di risorse e sicuro. Abbiamo usato la vegetazione per creare ambienti che diano la sensazione di «rifugio» e di ricchezza di «risorse» e permettano un contatto (indiretto) permanente con la Natura. Abbiamo selezionato otto temi di progettazione biofila, quattro riguardanti la vegetazione come «risorsa» (quantità di vegetazione, tipologia delle piante, manutenzione e presenza di acqua) e quattro riguardanti la vegetazione come «rifugio» (quantità di ombra offerta dalla vegetazione, distribuzione dello spazio verde, tipologia di vista/visuale, la presenza di luce). Nel loro insieme offrono un entry-level alla progettazione biofila che abbiamo chiamato “Vegetazione Integrata Permanente” (VIP).

4. Come nasce l’idea di creare un credito pilota sulla biofilia per i sistemi di certificazione di GBC Italia?
Nei sistemi di certificazione di GBC Italia, così come in tutti gli analoghi sistemi a livello nazionale e internazionale, il tema del benessere e della salubrità sono riconosciuti come elementi chiave per il successo degli edifici green. Questo aspetto è tipicamente declinato in termini di qualità dell’aria, del benessere termico, del comfort acustico e della disponibilità di luce naturale e artificiale, attraverso la quantificazione delle prestazioni dell’edificio per ogni singolo elemento. La biofilia unisce e integra gli aspetti del benessere con un approccio olistico e basato sui fabbisogni umani primari, diventando quindi il tassello mancante per portare gli occupanti al centro della progettazione e costruzione degli edifici.
Già alcuni sistemi di certificazione internazionali hanno previsto degli elementi tecnici di valutazione degli attributi di biofilia negli edifici, ma comunque senza fornire indicazioni specifiche in grado di orientare le scelte progettuali.
Questo ha portato naturalmente all’esigenza di creare un credito pilota, con un approccio organico basato sulle evidenze scientifiche attuali. La ricca bibliografia offre le principali prove empiriche di riferimento e il credito pilota si candida così a diventare uno strumento di progettazione rapido ed efficace, complementare agli elementi biofili già presenti nelle certificazioni di GBC Italia.

5. Che cosa caratterizza il credito pilota “Biofilia”?
La biofilia può essere misurata. Di conseguenza possono essere misurati anche gli effetti che gli ambienti possono avere nello stimolare (o reprimere) la nostra biofilia. Abbiamo cercato di uscire dalla tipologia di certificazione qualitativa, che ha caratterizzato fin qui la progettazione biofila. Abbiamo puntato su pochi obiettivi semplici, definiti chiaramente e ben sostenuti dalla letteratura scientifica. In modo che gli effetti siano prevedibili e sicuri. L’idea è di accompagnare il progettista nella costruzione di un ambiente biofilo anche se non ha esperienze particolari in materia. In futuro cercheremo di andare oltre il VIP e costruire un vero e proprio ECO-SISTEMA biofilo.