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Avviato per il “Villino Campos” a Roma il percorso di certificazione GBC Historic Building®
1 Febbraio 2023

Il Villino Campos a Roma è oggetto di un innovativo e complesso intervento di restauro e riqualificazione energetica in virtù del quale l’edificio è stato registrato per ottenere la certificazione secondo il protocollo energetico ambientale GBC Historic Building®.

L’edificio si colloca nell’area centrale del quartiere della Vittoria, un’area urbana edificata in occasione dell’Esposizione Internazionale celebrativa del Cinquantenario dell’Unità d’Italia del 1911 lungo le sponde del fiume Tevere e nelle adiacenze del Parco di Villa Borghese.

All’interno di questo ampio progetto di rinnovamento urbanistico e immobiliare che coinvolse una delle aree più prestigiose del centro della città, il Villino fu edificato col 1910 su progetto dell’Ingegnere Architetto Giovanni Battista Milani, nell’ambito del Concorso Nazionale di Architettura della “Casa Moderna” per la costruzione di case signorili, villini con giardino e case d’affitto (tipologia edilizia destinata ad un ceto medio). I villini, in particolare, dovevano, così come nelle intenzioni dei padiglioni temporanei che qualificavano l’Esposizione, divenire espressione dell’identità nazionale, veri prototipi per l’abitazione moderna di determinate fasce sociali.

Tra quelli che giunsero a realizzazione, il Villino Campos sorse sui lotti di terreno adiacenti a piazza d’Armi, centro dell’Esposizione dove vennero collocati gli effimeri padiglioni monumentali dedicati ad ospitare, tra le altre, la Mostra Regionale ed Etnografica. Nel 1944 l’edificio è stato concesso in uso alla Marina Militare per poi essere acquistato dal Ministero della Difesa Marina nel 1959, rimanendo così Patrimonio del demanio sino al 2016, anno di acquisto da parte di un istituto di credito.

Il compendio immobiliare comprende un edificio principale a villino, costituito di quattro piani fuori terra, un’altana e tre terrazzi, a cui fanno da compendio un giardino piantumato di 800 mq ed un edificio indipendente adibito a deposito. Il complesso si caratterizza per il pregio architettonico in stile Liberty e per le decorazioni degli ambienti interni di rappresentanza, in cui spicca lo scalone principale in marmo rosso di Siena con elegante balaustra di ferro battuto.

Il progetto di restauro e riqualificazione in atto punta a ri-funzionalizzare l’edificio con un valore di sostenibilità per restituire il manufatto all’originale destinazione d’uso residenziale. Ripristinando, inoltre, la morfologia architettonica come da progetto originario, intervenendo a sanare l’ampio degrado in cui perversa l’immobile, con presenza di infiltrazioni e muffe e con volumi architettonici e impianti in copertura che ne stravolgono l’aspetto originario. Il progetto è contraddistinto da due fasi: la prima del restauro e della progettazione architettonica e la seconda della progettazione degli interni che reinterpreta l’estetica Liberty attraverso il disegno delle finiture e degli arredi.

L’attenzione alla qualità del progetto di ristrutturazione punta ad apportare le modifiche necessarie ad integrare i criteri di sostenibilità ambientale, non previsti in fase di prima progettazione, ed ha in questo portato all’applicazione del protocollo GBC Historic Building®.

Il progetto di riqualificazione energetica è stato realizzato anche attraverso la realizzazione di un impianto di Ventilazione Meccanica Controllata a tutti i piani per consentire il ricircolo e filtraggio dell’aria congiuntamente ad unità di recupero del calore così da garantire la corretta salubrità degli ambienti. Si tratta di soluzioni che permettono un controllo preciso dell’umidità e della temperatura dell’ambiente, a favore delle persone che fruiranno degli spazi interni dell’immobile, oltre ad un notevole risparmio energetico.

Tra gli aspetti di sostenibilità attesi, attenzione è stata posta anche agli interventi di recupero degli spazi esterni, che sono stati riprogettati introducendo una vasca di recupero ed un sistema di riutilizzo delle acque meteoriche e implementando la percentuale di aree a verde, favorendo peraltro l’introduzione di specie che riducano la necessità di irrigazione.

Il mercato edilizio ed immobiliare riconosce in modo sempre più strutturale rilievo ai temi della certificazione, capace di aumentare il valore dell’immobile fino all’11%, vedendo quindi nella sostenibilità un elemento decisivo anche per orientare le scelte di investimento. Il tema della sostenibilità è uno dei caratteri centrali del progetto di restauro e riqualificazione energetica del Villino Campos, che grazie a questo ha dato il via al suo percorso di certificazione secondo i protocolli energetico-ambientali di GBC Italia.

Un intervento di edilizia circolare e improntato alla riduzione dell’impatto ambientale, che non manca di porre giusta attenzione al tema della Valenza Storica, capace favorire un elevato livello di sostenibilità mediante la valorizzazione delle qualità del costruito storico, che in questo progetto a guidato la volontà di intervenire ripristinando le originarie strutture architettoniche dell’edificio, compromesse dagli interventi che si sono susseguiti nel corso degli anni.

DATI DI PROGETTO       
Nome del progetto: Restauro e manutenzione straordinaria del “VILLINO CAMPOS”
Indirizzo: Lungotevere delle Armi 20 – 00195 ROMA
Rating system di certificazione: GBC HISTORIC BUILDING®
Livello di certificazione atteso: Gold
Committenza: IBL Real Estate srl
Amministratore del progetto: Arch. Simone D’Amato – Impresa Costruzioni Ing. Enrico Pasqualucci s.r.l.
Progetto Architettonico: Arch. Francesco D’Asaro
Progetto Strutture: Arch. Francesco D’Asaro – Ing. Stefano Iannarilli
Progetto Impianti: Arch. Francesco D’Asaro
Consulente sostenibilità: Arch. Manuela Crespi