Efficienza energetica, sicurezza e comfort abitativo per il benessere della persona e dell’ambiente
Si è appena conclusa la presentazione del nuovo Protocollo della famiglia Green Building Council Italia: GBC Condomini®, l’innovativo strumento per la riqualificazione, l’esercizio e la manutenzione degli edifici. Un Protocollo che per la prima volta prende in considerazione il sistema edificio nel suo complesso anche per interventi parziali e che risponde alle precise esigenze del mercato anche grazie al coinvolgimento diretto degli operatori delle filiere edili ed immobiliari, per migliorare efficienza energetica, sicurezza e comfort abitativo, per il benessere della persona e dell’ambiente.
Dal Palazzo Visconti di Milano, l’evento moderato dalla giornalista e scrittrice Cristina Gabetti, esperta di temi ambientali, ha ospitato istituzioni, associazioni, tecnici, professionisti che hanno accolto GBC Condomini® come uno strumento fondamentale per tutti coloro che si occupano di edilizia e di sostenibilità, pensato per essere applicato non solo ad edifici residenziali esistenti, ma anche a supporto di processi di rendicontazione degli attuali bonus edilizi, a favore della trasparenza e della riduzione del rischio finanziario delle operazioni immobiliari.
“Oggi è stata una giornata di grande orgoglio per la comunità dell’edilizia sostenibile nazionale – dichiara Marco Mari presidente di Green Building Council Italia – abbiamo presento un nuovo e centrale strumento applicabile nella necessaria trasformazione delle filiere edilizie e immobiliare, il protocollo GBC Condomini®. Abbiamo avuto nostri ospiti relatori internazionali, europei, nazionali e territoriali e da ogni contributo è emerso il consenso e il supporto per l’operato della nostra Associazione e per gli strumenti che siamo in grado di realizzare, i protocolli energetico-ambientali rating system della famiglia LEED-GBC. L’Italia ha delle grandi necessità e delle incredibili opportunità. L’imperativo a cui siamo chiamati è quello di rispondere alle esigenze delle Persone e dell’Ambiente nel rispetto delle future generazioni e in piena conformità ai processi di rendicontazione richiesti dall’Europa con il Next Generation EU e previsti a livello nazionale dal PNRR. A tutti, nessuno escluso, confermo che GBC Italia guida questo cambiamento in modo inclusivo e procederà in una azione di sistematica per supportare una transizione equa che garantisca maggiore capacità di resilienza, sostenibilità e salubrità dei nostri edifici”, la conclusione di Mari.
GBC Condomini® si configura come l’unico strumento al mondo in grado di valorizzare gli aspetti di sostenibilità, salubrità, misurabilità, risparmio energetico, resilienza sismica del sistema edificio. GBC Condomini® certifica e garantisce il valore di mercato dell’immobile anche nei casi di miglioramento parziale delle prestazioni dell’immobile.
“Il protocollo GBC Condomini arriva al momento giusto per il settore dell’edilizia sostenibile – dichiara a latere della presentazione Fabrizio Capaccioli, Vicepresidente di GBC Italia – È lo strumento ideale per affiancare un sistema di rendicontazione ed efficientamento energetico alla rigenerazione degli edifici, avviata con l’arrivo dei bonus edilizi. Siamo certi che l’introduzione del nuovo Protocollo incontrerà le necessità degli inquilini di accompagnare ad una riqualificazione energetica, che alleggerisce le bollette, una migliore resilienza e una sempre più performante qualità dell’abitare. L’unico strumento sul mercato che va nella direzione di una rendicontazione trasparente e che abbraccia quanto l’Europa ci chiede con la Tassonomia. Tant’è che i criteri ESG (Environmental, Social, Governence) hanno permeato il Protocollo GBC Condomini. Siamo orgogliosi di fornire questo strumento di innovazione, semplificazione e trasparenza – conclude Capaccioli – È la conferma che GBC, alla divulgazione culturale sull’edilizia sostenibile, è in grado di aggiungere la concretezza dell’agire.”
Per il Prof. Giuliano Dall’Ò, Former President GBC Italia “I protocolli di certificazione energetica-ambientale incentivano le scelte progettuali coerenti con gli obiettivi delle diverse azioni nazionali e internazionali per combattere i cambiamenti climatici e garantiscono gli utenti sulla sostenibilità vera dell’edificio. Questo, tuttavia, è solo il primo passo: una gestione oggettiva basata su indicatori e su un continuo monitoraggio durante l’uso dell’edificio è azione fondamentale per dare concretezza agli obiettivi definiti in fase di progetto” conclude Dall’Ò.
GBC Italia guida l’innovazione delle filiere edili ed immobiliari per il benessere delle persone e la salvaguardia del Pianeta.
TRA GLI ALTRI SONO INTERVENUTI:
– Mahesh Ramanujam, Former President e CEO di US Green Building Council: “Gli ESG sono l’ingrediente più importante per accelerare il percorso verso una civiltà a emissioni zero. Educare le persone su come renderlo una realtà è il primo passo urgente e necessario per raggiungere tale obiettivo. Mentre GBC Italia continua la sua corsa, le persone in questa comunità devono guidare con la consapevolezza che l’integrazione ESG avviene con politiche incentrate sulle persone lungo la catena del valore e, in definitiva, con decisioni che pianificano invece di limitarsi a reagire alle crisi. Stiamo giocando al passo con il cambiamento climatico. Ma gli italiani sanno fin troppo bene che il recupero non è una strategia per il successo. Invece, la ricalibrazione per emissioni zero è l’unica via da seguire. La strategia di decarbonizzazione dell’Italia giocherà un ruolo importante nel fatto che questo Paese possa prosperare in mezzo a una sottovalutazione di massa della realtà attuabile delle tattiche di rigenerazione urbana.”;
– Eleonora Evi, Europarlamentare Membro della Commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare: “Gli ultimi anni ci hanno dimostrato chiaramente quanto l’edilizia, un settore in passato troppo spesso negletto dalla politica, sia invece fondamentale dal punto di vista sociale, economico ed ambientale, nonché imprescindibile nella transizione verso la neutralità climatica e un’Italia e un’Europa veramente sostenibili. Ora non possiamo più concederci ulteriori procrastinazioni: bisogna cambiare il modo in cui la società e la politica guardano agli edifici, in modo da garantire case e uffici senza emissioni, salubri, confortevoli e con bollette ridotte al minimo. Per questo mi congratulo con GBC Italia per il lavoro svolto con GBC Condomini, uno strumento che va senz’altro in questa direzione”;
– Barbara Casagrande, Dirigente generale per l’edilizia statale, le politiche abitative, la riqualificazione urbana e gli interventi speciali del MIMS: “Il settore dell’edilizia è un potente motore dell’economia globale e un settore cruciale per il raggiungimento di molti degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Un apprezzamento particolare va all’iniziativa del protocollo GBC Condomini. Questo strumento aiuta ad integrare l’approccio e l’applicazione di discipline molto diverse fra loro, come l’efficienza energetica, la resistenza sismica e la resilienza strutturale, spesso normate da provvedimenti con testi di legge molto diversi fra loro per ovvi motivi di origine tecnico-scientifica oltre che amministrativa. Questo aiuterà sicuramente tutti i tecnici ad operare scelte di riqualificazione più efficaci e durature, che il nostro patrimonio edilizio, soprattutto residenziale, necessita. Siamo quindi consapevoli della forte capacità di innovazione di GBC Italia e della sua estesa comunità. Esortiamo quindi GBC Italia a continuare nella sua azione. Monitoreremo con attenzione gli sviluppi di tutte le iniziative in corso e troveremo nuovi modi di coinvolgere, tramite la vostra associazione, tuti gli attori della filiera delle costruzioni nel processo di transizione già avviato.”;
– Emmanuel Conte, Assessore Bilancio e Patrimonio immobiliare Comune di Milano: “Il tema di una Milano sempre più verde è centrale rispetto alle politiche che stiamo portando avanti. Per Milano essere verde significa essere non solo ambientalmente sostenibile, ma anche interconnessa, smart, tecnologica, portando i servizi e le reti infrastrutturali e di connessioni vicino ai cittadini e alle loro residenze. Pubblico e privato, inoltre, devono lavorare sinergicamente, insieme, infatti certi risultati si possono raggiungere solo lavorando all’unisono ed uscendo dalle logiche di partnership a ui siamo abituati. Se c’è qualcosa che il PNRR ci sta insegnando è che oltre agli intenti bisogna mettere in campo azioni che possano essere monitorate nel tempo per conseguire risultati certi.”;
– Gianluca Loffredo, Subcommissario Straordinario del Governo per la ricostruzione sisma 2016: “La nostra struttura commissariale è aderente ai protocolli energetico-ambientali di cui GBC Italia è un faro e non solo nella ricostruzione nel centro Italia. Vanno nella direzione della salvaguardia delle risorse tutte con un approccio olistico per garantire sostenibilità ambientale, sociale ed economica”;
– Carlo De Masi, Presidente Adiconsum: “Rappresento i cittadini consumatori. È il momento di cambiare paradigma. Adiconsum intende sostenere questo Protocollo con determinazione, perché nei condomini abitano persone. Non c’è più tempo, è il tempo dell’agire, delle scelte, della sostenibilità”;
– Marco Dettori, Vicepresidente ANCE: “Bisogna un po’ sfatare la sensibilità del mondo delle costruzioni verso il tema ambientale. Il tema ambientale è stato per molto tempo una questione utile ai fini principalmente commerciali. Oggi ci troviamo a essere vittime di un super incentivo che in assenza di regolazione e anche di protocolli specifici come di quello di cui si parla oggi, hanno dato adito a una situazione molto delicata di credibilità del settore. Ci sono frodi per circa 4 miliardi. Furti per 440 milioni di lavori non fatti. 78 persone sotto inchiesta. Queste cose non fanno bene non solo al settore in sé, ma a un concetto base che non è l’efficientamento energetico, ma una questione che sta a monte che coinvolge la storia contemporanea del nostro Paese. Siamo in un momento storico decisivo nel quale la popolazione del mondo da qui al 2050 si trasferirà nelle città per il 75%. L’Europa è una zona decadente, c’è una crisi demografica. Ma mentre in Europa non ci sono più nascite, nel resto del mondo invece la popolazione aumenta. Esploderà nel mondo la domanda di energia. Passiamo da 7 miliardi a 9 miliardi di persone al 2050. Quindi la questione energetica è il tema più delicato da gestire. Il momento storico, l’efficientamento energetico non è una necessità del condominio per risparmiare le bollette, è una necessità del Pianeta per non implodere nella incapacità di produrre abbastanza energia per la domanda che ci sarà.”;
– Federico Filippo Oriana, Presidente ASPESI: “Noi rappresentiamo il mondo dell’investimento commerciale e finanziario. La domanda che mi sono posto è: siamo pronti ad uno sviluppo immobiliare realmente sostenibile? La risposta è multipla e varia a seconda dei territori, Milano ad esempio è la più sensibile da questo punto di vista, ma rappresenta una goccia nel mare. Ritengo che il Protocollo presentato oggi rappresenti una svolta da tanto punti di vista, anche per la sistematizzazione e organizzazione documentale di ciò che occorre ai condomini per rispondere ai bonus edilizi, oltre che mezzo attuativo per rispondere realmente ai criteri ESG applicati al mondo immobiliare. ”;
– Leonardo Caruso, Vicepresidente Nazionale Vicario e Presidente Milano ANACI: “Il 70% dei condomini costruiti in Italia è antecedente al 1980. Onestamente, credo che gli incentivi ad oggi in vigore non siano stati gestiti in modo corretto e adeguato e si sta assistendo a sprechi, in termini di opportunità e risorse, ingenti. I condomini sono luoghi di lavoro a tutti gli effetti e non pensare a temi cruciali come quello della sicurezza è impensabile. Ciò che vedo, tuttavia, è che non sono state prese in esame tutte quelle che sono le “strutture” all’interno di un condominio nel momento in cui si è attinto agli incentivi. Altro tema è quello della certezza del risultato. Occorre che qualcuno si prenda, a fine lavori, la responsabilità del monitoraggio e del raggiungimento degli obiettivi. Garantire un risultato finale attendibile e certo. L’unica cosa di cui si preoccupa il condomino è la gratuità dell’intervento, non la qualità del risultato. La sensibilità nei confronti del tema ambientale è lo zero totale. Come possiamo far fronte alle nuove sfide se non c’è un cambio culturale? È necessario un percorso di sensibilizzazione su questi temi, quindi ben vengano i protocolli che ci aiutano ad avere la forza di raggiungere risultati monitoratili e concreti.”