CONTATTACI
LOGIN
   
La formazione secondo GBC Italia
24 Aprile 2025

Strategia, contenuti e prospettive del mandato affidato all’architetto Andrea Valentini.

Nel suo secondo mandato come consigliere di indirizzo di GBC Italia, l’architetto Andrea Valentini ha ricevuto la delega allo sviluppo della formazione. Un incarico strategico, che si inserisce in un momento storico in cui le competenze in materia di sostenibilità stanno diventando un requisito imprescindibile per professionisti, aziende e pubblica amministrazione.

Coordinare e sviluppare le attività formative di GBC Italia significa dare continuità a un lavoro strutturato e orientato al risultato, in un momento in cui la domanda di competenze sulla sostenibilità è in forte crescita e sempre più diversificata. Il programma di aggiornamento professionale di GBC Italia si è strutturato nel tempo su tre filoni principali: uno rivolto ai professionisti e alle società di ingegneria, uno pensato per le imprese e i produttori, e un terzo dedicato alla pubblica amministrazione, incluse le grandi stazioni appaltanti, gli enti locali e i soggetti parapubblici.

Un elemento distintivo di questo percorso è la capacità di integrare format consolidati con la progettazione di percorsi personalizzati, modellati sulle esigenze specifiche di ciascun interlocutore. In questi anni abbiamo realizzato interventi formativi ad hoc per realtà pubbliche come l’Agenzia del Demanio, il Comune di Milano e Rete Ferroviaria Italiana, ma anche per importanti gruppi privati come Aeroporti di Roma ed Ernst & Young. Il fatto che soggetti così diversi scelgano GBC Italia come partner formativo è per noi un riconoscimento della solidità e della qualità tecnica dei contenuti che proponiamo.

L’esperienza maturata in quasi quarant’anni di professione nel settore delle costruzioni dalla progettazione alla esecuzione con particolare attenzione ai criteri di sostenibilità mi consente di mantenere uno sguardo ampio, che coniuga visione strategica e conoscenza operativa. Questo approccio si traduce nella volontà di offrire percorsi che non si limitino alla sola teoria, ma che risultino immediatamente spendibili nella pratica professionale.

Oggi il nostro catalogo formativo riflette una proposta articolata e in continua evoluzione. Oltre ai corsi istituzionali per l’accreditamento nei principali protocolli – LEED, WELL e GBC (Historic Building, Home, Quartieri, Condomini) – abbiamo introdotto moduli specifici sui Criteri Ambientali Minimi (CAM), sulle analisi LCA e LCC, sulla tassonomia europea e sulle verifiche DNSH. Si tratta di ambiti fondamentali per garantire la conformità normativa dei progetti, specialmente nell’ambito delle opere pubbliche e degli interventi finanziati tramite fondi PNRR.

I CAM, in particolare, rappresentano un requisito obbligatorio per ogni fase del processo edilizio pubblico, dalla progettazione all’esecuzione. A questi abbiamo affiancato percorsi formativi mirati anche su tassonomia e DNSH (Do No Significant Harm) – un principio ambientale europeo che stabilisce che le attività umane non devono arrecare un danno significativo all’ambiente – per offrire strumenti concreti in grado di orientare le scelte operative in un contesto normativo sempre più articolato. In parallelo, stiamo investendo su competenze tecniche verticali come l’analisi del ciclo di vita (LCA) e il Life Cycle Costing (LCC), oggi sempre più richieste anche nei bandi pubblici.

Un ruolo importante in questo percorso lo giocano le collaborazioni con il mondo accademico. Abbiamo attivato sinergie con atenei di eccellenza come il Politecnico di Torino, l’Università Bocconi, Tor Vergata e l’Università di Perugia, con la quale è in corso un master sulla rigenerazione urbana post-sisma. L’obiettivo è duplice: da un lato rafforzare l’approccio professionalizzante, dall’altro anticipare le evoluzioni in atto nel mercato.

Un fronte su cui si concentrerà sempre più attenzione nei prossimi anni è quello dell’ESG rating. A partire dal 2027, questo criterio diventerà obbligatorio anche nell’ambito delle PMI, incidendo direttamente sulla bancabilità delle imprese e sul loro merito creditizio. Sebbene siamo ancora in una fase iniziale, le richieste che riceviamo dimostrano una crescente consapevolezza e la necessità urgente di percorsi formativi adeguati.

In conclusione, considero la formazione uno strumento strategico per colmare il divario tra la crescente attenzione verso la sostenibilità e la reale disponibilità di competenze tecniche. È su questo terreno che si gioca una parte fondamentale della transizione ecologica del comparto edilizio. Il nostro compito, come GBC Italia, è accompagnare questo cambiamento con contenuti affidabili, aggiornati, e capaci di coniugare rigore tecnico e applicabilità. È attraverso la formazione che possiamo contribuire a formare una nuova generazione di professionisti, operatori pubblici e privati: preparati, consapevoli e pronti a guidare l’evoluzione sostenibile del costruito.