
Un’eccellenza italiana al centro del dibattito internazionale sull’edilizia sostenibile
GBC Italia è presente a MIPIM 2025, il più importante appuntamento internazionale dedicato al real estate, in corso a Cannes dal 10 al 14 marzo. In un momento di grande trasformazione per il settore, la manifestazione si configura come un’occasione di confronto tra istituzioni, sviluppatori e investitori, esaminando le strategie che stanno ridefinendo il futuro del costruito.
L’evento si è aperto con l’intervento di Mario Draghi, autorevole figura del panorama economico europeo, il cui contributo ha fornito spunti preziosi sulle sfide e le opportunità di un mercato in evoluzione. A testimoniare il dinamismo dell’esperienza italiana, l’associazione è rappresentata da una delegazione guidata dal Presidente Fabrizio Capaccioli, affiancato dal Segretario Generale Enrico Maria Scalchi, da Filippo Giovanni Saba, Consigliere incaricato alla Comunicazione e Marketing, e da Paolo Cambula, Consigliere incaricato ai Rapporti Internazionali. Un team che incarna la capacità di GBC Italia di integrare competenze trasversali per promuovere un modello di sviluppo in cui sostenibilità, innovazione e valore economico procedano di pari passo.
Nel corso della manifestazione, GBC Italia sta portando all’attenzione del pubblico internazionale GBC Historic Building, il primo ed unico protocollo di certificazione al mondo dedicato alla riqualificazione sostenibile degli edifici storici. Un sistema consolidato, capace di coniugare tutela architettonica ed efficientamento energetico, che trasforma il patrimonio culturale italiano – che rappresenta il 30% del costruito nazionale – in un asset strategico per il futuro.
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All’interno di questa importante cornice, domani 12 marzo si terrà presso il Padiglione Italia un momento speciale organizzato da OICE e dal nome “Italian engineering and architecture. Regenerating cities: culture, spaces and community”, un confronto aperto tra istituzioni, investitori e professionisti del settore. L’incontro rappresenta anche l’occasione per rafforzare l’intesa già siglata nel 2024 tra GBC Italia e OICE: il Presidente Capaccioli, in qualità di ospite dell’organizzazione, interverrà per illustrare il valore di un approccio integrato alla rigenerazione urbana, che unisca sostenibilità ambientale, innovazione e qualità degli spazi pubblici.
MIPIM 2025 è il palcoscenico ideale per consolidare il ruolo di GBC Italia come punto di riferimento per gli stakeholder che vedono nella sostenibilità una leva di crescita. La delegazione sta dialogando con i principali attori del settore, portando l’esperienza italiana al centro della discussione globale sul real estate del futuro.
Vi aspettiamo a Riviera 9, all’interno dell’Italian Greenway Pavillon – postazione G5.
A MIPIM 2025 GBC Italia e OICE consolidano la partnership per una rigenerazione urbana sostenibile e globale
La rigenerazione urbana non è solo una questione di spazio, ma di qualità della vita.
Nel cuore del palcoscenico internazionale MIPIM 2025, GBC Italia e OICE rinnovano il loro impegno congiunto per un’urbanistica che metta al centro le persone, nell’ambito dell’evento “Italian engineering and architecture. Regenerating cities: culture, spaces and community”, ospitato presso il Padiglione Italia. Un confronto aperto tra istituzioni, investitori e professionisti del settore per definire strategie di sviluppo urbano che vadano oltre la riqualificazione fisica degli edifici, ricostruendo un tessuto sociale ed economico più solido e inclusivo.
Fabrizio Capaccioli, Presidente di GBC Italia, ospite di OICE per l’occasione, ha sottolineato come la rigenerazione urbana non possa limitarsi a un intervento tecnico sull’esistente, ma debba diventare una leva di trasformazione sociale. Oggi le città soffrono una crisi meno evidente di quella infrastrutturale, ma altrettanto profonda: la perdita di connessioni umane. Strade e piazze, una volta cuore pulsante della vita comunitaria, rischiano di trasformarsi in semplici corridoi di transito, privi di identità e di capacità aggregativa. Il vero obiettivo della rigenerazione urbana, dunque, non è solo migliorare l’efficienza degli spazi, ma restituire loro una funzione sociale, creando luoghi che favoriscano l’incontro e la condivisione. Capaccioli ha evidenziato come la sostenibilità non possa essere confinata alla sola dimensione ambientale. Un progetto di rigenerazione efficace deve rispondere a tre criteri fondamentali: sostenibilità ambientale, riducendo il consumo di risorse e minimizzando l’impatto degli edifici; accessibilità e inclusività, garantendo che gli spazi urbani siano realmente fruibili da tutti; qualità dello spazio pubblico, perché una città che non offre luoghi di aggregazione fallisce la sua funzione primaria.
L’evento ha offerto l’occasione per rafforzare la collaborazione tra GBC Italia e OICE, già formalizzata con il protocollo d’intesa siglato nell’aprile 2024. Un’alleanza strategica che nasce dalla consapevolezza che solo unendo competenze trasversali – dall’ingegneria all’architettura, dalla certificazione alla pianificazione urbana – si può incidere concretamente sulle trasformazioni delle città.
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Al centro del dibattito, anche il ruolo della certificazione come strumento chiave per garantire la qualità degli investimenti e orientare le scelte di sviluppo urbano. Capaccioli ha ribadito infatti come un patrimonio immobiliare certificato non rappresenti soltanto una scelta etica di forte impatto ma anche una strategia economica vincente in un mercato che non può più prescindere dai parametri ESG (Environmental, Social, Governance).