
Di Carlotta Rocci
Edifici, quartieri, intere città intelligenti. Cambia la scala, ma non l’obiettivo: affrontare le sfide per una filiera delle costruzioni più sostenibile, in linea con gli obiettivi di decarbonizzazione ed efficientamento energetico.
L’approccio al problema è necessariamente olistico, poiché la sostenibilità esiste solo se tiene conto degli aspetti sociali ed economici oltre a quelli ambientali. Gli strumenti a disposizione dei professionisti del settore sono sempre più efficaci grazie alla digitalizzazione. La riduzione del consumo energetico e l’adozione di soluzioni più pulite sono elementi chiave della transizione ecologica. Non a caso, il Key – The Energy Transition Expo di Rimini, vetrina internazionale per l’efficienza energetica e le energie rinnovabili, è stato il palcoscenico per la presentazione di best practices e strumenti pratici promossi da GBC Italia. L’associazione e il comitato scientifico dell’evento hanno condiviso più volte il palco, sottolineando una visione comune sul futuro del settore.
Un manuale per calcolare le emissioni di un edificio
Le città a zero emissioni sono possibili, ma servono strumenti pratici, diffusi e accessibili per favorire questo approccio. In questa direzione va il volume “Strumenti per la decarbonizzazione: valutazione della Whole Life Carbon e della Circular Economy di un manufatto edilizio”, scritto da Jacopo Andreotti e Roberto Giordano del Politecnico di Torino. Il manuale offre istruzioni pratiche su come condurre un’analisi del ciclo di vita di un edificio.
«Il manuale spiega come calcolare l’embodied carbon in tutte le fasi della progettazione di un edificio. È un volume pratico, con formule e tabelle che chiariscono le procedure per il calcolo di uno degli indicatori presi in considerazione dalla EPBD IV», spiegano gli autori.
Il tema dell’embodied carbon è stato affrontato anche da Federbeton, la federazione delle associazioni della filiera del cemento e del calcestruzzo, con l’obiettivo di rendere l’utilizzo di questi indicatori sempre più integrato nel processo costruttivo.
Un esempio concreto di come gli strumenti adeguati possano portare risultati è il quartiere Città Verde di Roma, abitato da 4.000 persone. «Abbiamo dato grande importanza agli aspetti di socialità nella progettazione, oltre ovviamente alla riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di CO2 – spiega Dario Cinti di Studio Sintesi. – I protocolli energetico-ambientali sono strumenti fondamentali per monitorare tutte le fasi del processo costruttivo.»
Smart building per città intelligenti
«La trasformazione digitale sta rivoluzionando le città, rendendole più connesse, efficienti e sostenibili. La nuova EPBD IV rafforza il ruolo dello Smart Readiness Indicator (SRI), un parametro essenziale per la modernizzazione del settore edilizio.
«Lo SRI misura il grado di intelligenza di un edificio ed è uno strumento cruciale per l’innovazione del patrimonio immobiliare – spiega Nicola Badan di Schneider Electric, intervenuto al Key-Expo con GBC Italia. – La digitalizzazione permette un miglioramento continuo grazie all’automazione e alla raccolta di dati utili per l’analisi.»
Gli edifici automatizzati consentono un risparmio energetico del 40% rispetto a quelli tradizionali, generando benefici economici e ambientali significativi: 30% di riduzione dei consumi finali, 23 milioni di tonnellate di CO2 risparmiate ogni anno, 29 miliardi di euro di valore generato a livello europeo.
Antonello Magliozzi di Arcadis, in collaborazione con GBC Italia, ha elaborato un position paper sugli smart building, evidenziando i vantaggi economici, ambientali e sociali di queste strutture. Un esempio concreto è il progetto LOC (Loreto Open Community), un intervento di rigenerazione urbana a Milano. «Abbiamo sperimentato metodi innovativi di progettazione per rispondere alle 10 sfide fondamentali poste da GBC Italia», spiega Magliozzi. In questo contesto, lo Smart Readiness Indicator è stato applicato su scala di quartiere, dimostrando che gestione intelligente delle risorse, automazione dei processi e analisi dei dati sono i driver fondamentali per l’edilizia del futuro.
Dati e digital twin: la nuova frontiera dell’edilizia sostenibile
L’analisi dei dati è un patrimonio di valore inestimabile per la progettazione, il monitoraggio e l’ottimizzazione del ciclo di vita degli edifici. Marco Caffi, direttore di GBC Italia, sottolinea l’importanza di strumenti avanzati per gestire questa mole di informazioni.
Un esempio innovativo è quello di R2M, società di ricerca e sviluppo, che ha creato un digital twin di alcuni distretti urbani per studiare il fenomeno della povertà energetica. «Abbiamo sviluppato una mappa basata su diversi indici di vulnerabilità per fornire ai Comuni uno strumento efficace nella lotta alla povertà energetica», spiega Stefano Barbera di R2M.
Tuttavia, il rovescio della medaglia sono i data center, sempre più numerosi ed energivori. Un singolo magazzino di dati può consumare quanto 3.000 famiglie, paragonabile all’energia necessaria per un intero quartiere di Milano. Per questo, è fondamentale selezionare e immagazzinare solo i dati essenziali, oltre a migliorare l’efficienza energetica della loro gestione. «Le Smart Grid permettono di ottimizzare l’approvvigionamento energetico e intervenire rapidamente in caso di problemi», spiega Maurizio Scaccabarozzi di A2A.
Una nuova metodologia di calcolo per l’efficienza energetica
L’analisi energetica è al centro del lavoro di EdilClima, presentato da Paola Soma e Stefano Silvera. Con il progetto E-Balance, hanno sviluppato una nuova metodologia di calcolo che supera gli strumenti tradizionali, solitamente basati su misurazioni mensili.
«I metodi tradizionali non forniscono un quadro chiaro per il dimensionamento degli impianti – spiegano Soma e Silvera. – Il nostro applicativo introduce il calcolo orario, permettendo un’analisi più precisa dell’autoconsumo e delle eccedenze energetiche».
La serie di interventi e case history presentati da GBC Italia al Key-Expo dimostra che la digitalizzazione è un elemento imprescindibile per il futuro dell’edilizia. Tuttavia, il settore è ancora aperto a nuove sperimentazioni per renderlo sempre più efficiente, sostenibile e resiliente.