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Approvata la nuova Policy GBC Italia su Diversità, Equità e Inclusione.
27 Gennaio 2025

La politica DEI dell’Associazione, modello di evoluzione e sostenibilità

di Sabrina Zanini

La Politica sulla Diversità, Equità e Inclusione (DEI) di Green Building Council Italia rappresenta un passo decisivo verso l’integrazione delle dimensioni sociali della sostenibilità nel settore dell’edilizia sostenibile. Questa iniziativa, sviluppata e approvata dal Consiglio di Indirizzo, si pone come obiettivo strategico quello di promuovere un cambiamento culturale e operativo all’interno dell’Associazione e tra i suoi stakeholder.

Il documento è stato concepito per essere un punto di riferimento per la valorizzazione delle diversità, l’equità e l’inclusione, considerando tali aspetti come fondamentali per una crescita sostenibile e inclusiva.
«L’ispirazione di questa politica trova radici nei principi guida dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, che riconoscono l’importanza di una sostenibilità olistica, che includa non solo fattori ambientali ma anche sociali e culturali», spiega Laura Pighi, Consigliera di indirizzo di GBC Italia e Chief Program Officer di Habitech. Per GBC Italia, associazione che riunisce imprese, enti pubblici e professionisti del settore delle costruzioni, questa visione vuole essere un agente di cambiamento volto a rendere il settore più equo, inclusivo e innovativo nelle sue prassi. 

La Policy si fonda su tre principi cardine che riflettono la missione di GBC Italia e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs), in primis la valorizzazione della diversità. «La diversità è intesa come una risorsa essenziale per la crescita personale e professionale. Riconoscere e valorizzare le differenze tra gli individui — che si tratti di genere, età, orientamento sessuale, abilità fisiche o provenienza culturale — rappresenta un modo per arricchire i gruppi di lavoro e le comunità professionali» continua Pighi, che insieme a Maria Elena Gasperini ha assunto su di sé il compito di elaborare la Policy DEI per GBC Italia.

Questo approccio mira a creare un ambiente dove ogni persona possa esprimere la propria unicità, contribuendo così al successo collettivo. Il secondo pilastro è la promozione dell’equità, il superamento delle disuguaglianze attraverso l’applicazione di principi di giustizia e pari opportunità. «GBC Italia si impegna a integrare l’equità in tutti i processi organizzativi, garantendo così che le differenze non diventino barriere, ma siano invece valorizzate per favorire una partecipazione piena e significativa» afferma la consigliera.

E infine, l’inclusione attiva. Inclusione significa creare un ambiente percepito come sicuro e accogliente, dove ogni persona è incoraggiata a partecipare e a dare il proprio contributo. Questo principio si traduce in una serie di azioni concrete, come l’adozione di linguaggi inclusivi, la promozione di una comunicazione trasparente e l’utilizzo di strumenti che permettano a tutti di sentirsi parte attiva dell’organizzazione.

Ma come è nata questa Policy? «Quando il nuovo Consiglio è stato eletto, il Presidente Fabrizio Capaccioli ha presentato la sua roadmap. Uno degli obiettivi era relativo alle tematiche DEI – inclusività, diversità ed equità. Ovviamente questa roadmap offriva una visione ed un punto di partenza a cui i consiglieri hanno dato forma. Ciascun consigliere in modo spontaneo ha deciso di dare un proprio contributo. Io e la dottoressa Laura Pighi abbiamo deciso di lavorare su questi argomenti, in quanto li riteniamo essenziali. Quando abbiamo iniziato a riflettere su cosa poter fare, ci siamo rese conto che, in realtà, in GBC Italia non era mai stata sviluppata una visione strategica su queste tematiche. Per questo, abbiamo deciso di partire da una policy, perché questa possa diventare il punto di partenza su cui costruire una roadmap concreta» racconta Maria Elena Gasperini, Global Life Sciences Sustainability Director di Jacobs e Consigliera di indirizzo di GBC Italia.

+++ Scarica il documento: CLICCA QUI +++

All’interno di questa Policy, GBC Italia ha definito una serie di obiettivi ambiziosi ma concreti, che riflettono la volontà di guidare il settore delle costruzioni verso una maggiore inclusività. «Uno degli obiettivi che ci siamo prefissate è quello di migliorare la rappresentanza femminile nel settore delle costruzioni, che si attesta su una presenza ancora molto bassa – tra il 7 e il 12 per cento in Italia» spiega Pighi. GBC Italia si impegna a promuovere la leadership femminile, l’equità salariale e una maggiore rappresentatività delle donne nelle posizioni decisionali. Un esempio concreto è l’obiettivo di raggiungere, entro il 2030, un’equità di rappresentanza di genere (50%-50%) all’interno del Consiglio di Indirizzo e del Comitato Esecutivo. «Inoltre, nel contesto degli eventi pubblici e delle attività di comunicazione, l’Associazione ha aderito all’iniziativa europea “No Women No Panel“, impegnandosi a garantire che almeno un terzo dei partecipanti ai panel sia composto da donne» continua la Consigliera. Questo obiettivo si accompagna a iniziative per rendere gli eventi accessibili sotto diversi punti di vista: fisico, culturale e linguistico. Infine, internamente, GBC Italia punta a integrare principi di equità nei processi di selezione, gestione delle carriere e politiche salariali. Gli annunci di lavoro sono redatti con un linguaggio inclusivo, mentre le valutazioni delle performance si basano esclusivamente sul merito. Inoltre, l’Associazione favorisce politiche di flessibilità lavorativa per bilanciare vita personale e professionale, contribuendo al benessere dei dipendenti.

La Policy DEI non è concepita come un punto di arrivo, ma come un processo in continua evoluzione. Il documento sarà monitorato e aggiornato su base triennale per garantire che resti rilevante e adeguato alle esigenze del settore e della società. GBC Italia si impegna inoltre a collaborare con altre organizzazioni e stakeholder per condividere buone pratiche e accelerare il raggiungimento degli SDGs.  «Non si può partire senza aver condiviso una visione chiara di dove si vuole andare. La policy Dei svolge proprio questo ruolo. Definisce una direzione, il punto di partenza per cambiare un modo di vedere il mondo – sottolinea Maria Elena Gasperini -. Sicuramente all’interno della filiera del mondo delle costruzioni questo è un tema che ha bisogno di essere supportato». È necessario parlarne e comunicare queste azioni. «Per questo anche avere eventi e panel che presentino diversità al loro interno è importante, perché si crea un’abitudine, una prassi, che con il tempo diventerà cultura» conclude Laura Pighi. 

L’adozione di questa politica rappresenta un primo passo concreto, ma fondamentale, verso un cambiamento culturale e sociale che valorizza le persone e le loro diversità. La sfida futura sarà quella di ampliare ulteriormente il raggio d’azione della politica, coinvolgendo nuovi attori e promuovendo un dialogo aperto e inclusivo. Perché anche il mondo delle imprese e delle costruzioni deve puntare a un sistema ricco e biodiverso, un po’ come accade in natura. Con questa iniziativa, GBC Italia dimostra che la sostenibilità non è solo una questione ambientale, ma un insieme di valori interconnessi che includono equità, inclusione e benessere. È un modello di leadership responsabile, che aspira a guidare il settore delle costruzioni verso un futuro più giusto e sostenibile per tutti.