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Al corso oltre 150 partecipanti e trenta relatori per una tre giorni dedicata alle innovazioni per i cantieri delle grandi opere.
Il corso organizzato da Mapei Academy ha esplorato protocolli di sostenibilità, ciclo di vita delle opere, impiego di materiali riciclati e a ridotto impatto ambientale, soluzioni per la manutenzione di strade, ponti, viadotti e gallerie, mettendo in luce la necessità di sostenere il processo che veda la presenza di cantieri sostenibili e innovativi per la costruzione e la riqualificazione delle grandi opere ingegneristiche che stanno trasformando lo scenario infrastrutturale del paese.
L’impegno di Mapei in sostenibilità è considerevole e ad ampio spettro, come ha spiegato Mikaela Decio, Corporate Sustainability Manager, illustrando i vari ambiti in cui l’azienda si impegna a ridurre l’impronta di carbonio: dalla formulazione alla produzione e al riciclo, dalla conformità ai protocolli alle certificazioni ed alla compensazione di CO2. Il contributo di Mapei alla progettazione di infrastrutture più sostenibili è stato al centro anche dell’intervento di Alessandra Buoso, Corporate Specifier Manager di Mapei, che ha offerto consigli pratici su come migliorare i progetti, attraverso l’uso di soluzioni Mapei, per soddisfare le possibili richieste per i Criteri Ambientali Minimi (CAM).
Poiché fosse chiaro come i CAM e i protocolli LEED possono guidare i processi di progettazione e costruzione in ottica di sostenibilità delle infrastrutture è intervenuta Stefania Striato (Green Building Council Italia). Marco Francini (AIS, Associazione Infrastrutture Sostenibili) ed Elisabetta Palumbo (Università di Bergamo) hanno evidenziato l’importanza di adottare la metodologia LCA o Life Cycle Assessment per garantire un ridotto impatto ambientale dei progetti infrastrutturali nell’intero ciclo di vita e, in particolare, nel momento della progettazione.
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