
Building automation and control systems (BACS): il Position Paper di GBC Italia ne spiega i vantaggi in termini di decarbonizzazione.
di Donatella Bollani
I WGBC (World Green Building Council), di cui GBC Italia è membro stabile, sintetizza il paradigma di transizione energetica del settore degli edifici nei 3 pilastri di Energy Sufficiency, Efficiency e Decarbonization. Il settore degli edifici è ad oggi considerato responsabile di circa il 36% delle emissioni di gas serra a livello europeo risultando pertanto uno dei settori chiave per la definizione di politiche energetiche strutturali. Pertanto, al fine di raggiungere gli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione del patrimonio edilizio europeo, è stata a più riprese rivista e integrata la Energy Performance of Building Directive (EPBD) allo scopo di stabilire linee guida e obiettivi per il miglioramento della prestazione energetica degli edifici. A partire dalla versione del 2018 la Direttiva Europea porta all’attenzione l’importanza che i sistemi di monitoraggio, controllo e automazione, ovvero i “Building automation and control systems” (BACS), e più in generale le tecnologie intelligenti, hanno nel miglioramento dell’efficienza energetica per il soddisfacimento dei servizi di riscaldamento, raffrescamento, ventilazione ed illuminazione, e il benessere degli occupanti.
Nella recente norma ISO 52120-1:2022 i BACS, sono definiti come “sistemi che comprendono tutti i prodotti, i software e i servizi per i controlli automatici, il monitoraggio, l’ottimizzazione, il funzionamento, l’intervento umano e la gestione per ottenere un funzionamento efficiente dal punto di vista energetico, economico e della sicurezza dei servizi dell’edificio.” Tali BACS integrano le informazioni per tutte le tecnologie utilizzate nell’ambiente costruito consentendo il controllo, l’ottimizzazione e il monitoraggio continuo del funzionamento dei principali sistemi energetici a servizio incrementandone di fatto anche il loro livello di automazione. L’adozione dei BACS sta crescendo negli ultimi tempi rappresentando di fatto un driver significativo dell’intero processo di transizione digitale dell’ambiente costruito. In questo contesto la già citata EPBD nel 2018 ha introdotto lo Smart Readiness Indicator (SRI) come un indicatore attraverso cui valutare la predisposizione degli edifici a sfruttare tecnologie intelligenti. A tal fine sono definiti una serie di servizi e tecnologie per diversi domini il cui livello di funzionalità e automazione determina la potenziale capacità di implementare strategie di ottimizzazione energetica in esercizio, anche di natura predittiva, il grado di flessibilità in risposta alle esigenze degli occupanti, delle forzanti climatiche e della rete energetica. In questo contesto, la crescente disponibilità di grandi volumi di dati di monitoraggio energeticoambientali, la penetrazione di sistemi di automazione, e l’avvento di moderni approcci di analisi dati afferenti al campo dell’intelligenza artificiale, si traduce in una opportunità senza precedenti di implementazione di strategie di gestione energetica ottimizzata attraverso cui è possibile raggiungere i più alti livelli di funzionalità e automazione per i diversi servizi in un edificio.
L’edificio non è più visto solo come una entità a sé stante per il quale si perseguono strategie di incremento dell’efficienza energetica, ma lo si intende come integrato in una rete energetica e capace di offrire servizi di flessibilità attraverso l’implementazione di logiche di gestione della domanda. Il processo di digitalizzazione coadiuvato dalla crescente penetrazione di tecnologie BACS sta quindi aprendo nuove ed interessanti strade nel contesto della gestione energetica degli edifici, ma allo stesso tempo rende necessaria sia una sensibilizzazione diffusa su questi temi, che una compenetrazione di competenze diverse che vanno dalla fisica tecnica ambientale, alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, finanche alla scienza dei dati.
Il Position Paper di GBC Italia
Per questo GBC Italia ha redatto un Position Paper che ha consentito di discutere le principali implicazioni che la transizione digitale ed il crescente livello di automazione degli edifici stanno avendo sui processi di gestione energetica definendone stato dell’arte, opportunità e sfide.
Il documento – dal titolo “Gestione energetica e automazione degli edifici: opportunità e sfide poste dal processo di transizione energetica e digitale dell’ambiente costruito” – è destinato al legislatore, alle autorità di regolazione di mercato, al mondo accademico, agli ordini professionali e ai professionisti del settore, con l’obiettivo di sensibilizzarli sui temi sviluppati nel documento offrendo anche una chiara visione delle prospettive a breve e lungo termine. Anche il settore delle costruzioni è, infatti, chiamato a rispondere agli obiettivi imposti ai governi ed ai mercati dall’Europa in tema di transizione ecologica e digitale ed a raggiungere i risultati attesi in tema di decarbonizzazione, salubrità, circolarità, durabilità, resilienza e sicurezza dei suoi prodotti. Prodotti componenti (prodotti da costruzione e impianti) e prodotti risultanti: ambiente antropomorfo, edifici, infrastrutture, ecc. A scala di singola entità sino a quelle urbana e territoriale.