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Editoriale marzo 2023
   
Green Building: chiave di volta per lo sviluppo sostenibile comunitario.
3 Aprile 2023

Editoriale a cura di Marco Mari – Presidente Green Building Council Italia

Lo scorso 20 marzo l’Intergovernative Panel on Climate Change delle Nazioni Unite (IPCC) ha approvato un nuovo importante Rapporto sui Cambiamenti Climatici. Durante la presentazione del rapporto, il Segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres lo ha descritto come un “manuale di sopravvivenza per l’umanità“. Sebbene il Rapporto di Sintesi non contenga nuovi dati scientifici, riunisce i risultati di tre gruppi di lavoro sulla scienza del clima, sugli impatti e sulla mitigazione ed è il primo rapporto di valutazione completo dal 2014, quello che ha portato all’accordo di Parigi e, non essendo prevista la pubblicazione di nuovi Rapporti prima del 2030, questa edizione è centrale per definire le scelte nel prossimo decennio.

Nel merito, il Rapporto mette a nudo la scomoda verità sullo stato attuale del clima e la connessione con i fenomeni antropici, ma evidenzia anche che abbiamo gli strumenti per invertire la nostra attuale traiettoria e che le decisioni che prenderemo oggi avranno un effetto duraturo sul mondo di domani. Basandosi su dati climatici e scenari modellati, si dimostra che esistono ancora percorsi possibili per limitare il riscaldamento a 1,5-2 gradi Celsius, ma questi percorsi richiedono “riduzioni rapide, profonde e nella maggior parte dei casi immediate”.

In tale contesto, il ruolo che giocano gli edifici e più in generale l’ambiente costruito è centrale. Numerose sono le determinanti che derivano da questa constatazione, tra queste, mi preme porre come primo elemento la grande quantità di energia necessaria per garantire l’abitabilità dei luoghi in cui viviamo: in Italia, in questo allineata con il resto d’Europa, circa il 40% dei consumi energetici e un terzo delle emissioni di gas serra deriva dagli edifici. Ma come ben sappiamo tale impatto non è certo l’unico, dato che dobbiamo anche annoverare l’ambiente costruito tra i principali responsabili dell’utilizzo di materiali naturali e lavorati oltre che per i consumi idrici e per gli aspetti attinenti la salubrità delle persone. Non è un caso se GBC Italia da sempre studia e attiva la propria community per redigere position paper, linee guida e protocolli energetico-ambientali da mettere a disposizione della comunità. Tra le prime due categorie, sono centrali ad esempio i documenti sull’Economia Circolare, sul Life Cicle Assessment, sulla Sostenibilità Urbana e, soprattutto i più recenti: la “Roadmap per la decarbonizzazione e la sostenibilità dell’ambiente costruito“, pubblicata a dicembre scorso e quello sulla “Gestione efficiente dell’acqua: dall’edificio alla città“, pubblicata proprio il 22 marzo scorso durante la Giornata Mondiale dell’Acqua.

Nel contesto descritto dell’IPCC, siamo chiamati a salvaguardare tutte le risorse. A tal fine non ci stancheremo mai di fare riferimento alla definizione di edilizia sostenibile – tratta dalla Green Guide: The Design, Construction, and Operation of Sustainable Buildings, pubblicata da ASHRAE nel 2006 – definizione alla base dei protocolli energetico-ambientali rating system della famiglia LEED-GBC, secondo la quale un edificio è sotenibile quando è capace al contempo di:

  • Ridurre al minimo il consumo di risorse naturali attraverso un utilizzo più efficiente delle risorse non rinnovabili;
  • Ridurre al minimo le emissioni che hanno un impatto negativo sul nostro ambiente e sull’atmosfera del nostro pianeta;
  • Ridurre al minimo lo scarico dei rifiuti solidi e degli effluenti liquidi, compresi i rifiuti di demolizione e degli occupanti, le fognature e le acque piovane e le infrastrutture associate;
  • Ridurre al minimo gli impatti negativi sugli ecosistemi del sito;
  • Massimizzare la qualità dell’ambiente interno, inclusa la qualità dell’aria, il regime termico, l’illuminazione, l’acustica/rumore e gli aspetti visivi per fornire percezioni fisiologiche e psicologiche umane confortevoli.

Definizione alla quale GBC Italia, per prima al mondo, ha aggiunto una lettura autentica, capace di

  • Massimizzare il valore culturale dell’edilizia, tramite la giusta tutela degli edifici storico-testimoniali, e la giusta costruzione, ottenuta mediante la capacità di progettare, realizzare e gestire asset capaci di durare nel tempo.

Uno dei messaggi principali di questo Rapporto IPCC è che esistono opzioni disponibili per la mitigazione e l’adattamento e noi di GBC Italia siamo impegnati esattamente in questa direzione. Considerato che gli scenari modellati indicano che riduzioni profonde, rapide e sostenute porteranno a un sensibile rallentamento del riscaldamento globale entro circa due decenni, nonché a cambiamenti evidenti nella composizione atmosferica entro pochi anni, forniamo strumenti per la filiera edilizia e immobiliare, generati mediante inclusione e consenso, per permettere a tutti gli attori di progettare, realizzare e gestire opere capaci di minore impatto a scala di edificio, di infrastrutture verdi e blu e di quartiere, con la prospettiva di portare tali benefici anche su scala urbana.

Il prossimo appuntamento, previsto entro i primi di giugno, coronerà gli sforzi di oltre quindici anni di attivismo della nostra comunità nazionale e coinciderà con la pubblicazione del primo Impact Report di GBC Italia.  Per tale sfidante obiettivo siamo all’opera con uno sforzo straordinario di tutti i nostri collaboratori e consiglieri, ma grazie anche a rinnovate partnership con US GBC, GBCI, World GBC, al supporto dei Soci e alla recente collaborazione con The European House – Ambrosetti SPA. Lo studio, dedicato alle istituzioni e a tutti gli attori della filiera edilizia e immobiliare, fornirà numeri ed evidenze dimostrando la riduzione di impatto generato dagli oltre mille e trecento edifici tra certificati e in via di certificazione con i protocolli LEED-GBC. Si tratta di un lavoro realizzato sui dati provenienti dagli oltre dieci milioni di metri quadrati di edifici già certificati ed altrettanti in via di certificazione presenti ad oggi sul territorio nazionale.

Siamo orgogliosi di tanta strada fatta assieme. Oggi l’Italia è secondo Paese in Europa ed il nono su duecento paesi al mondo per utilizzo di protocolli LEED-GBC e siamo sempre più convinti che gli strumenti e i dati che rendiamo disponibili con la nostra azione possano guidare il cambiamento verso i processi di mitigazione e adattamento necessari.

GBC Italia #drivingthechange