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GBC Historic Building: parte a Cuneo il primo caso studio italiano
5 Settembre 2013

La ristrutturazione della nuova sede del network Greengooo! contribuirà alla definizione del protocollo di certificazione per gli edifici storici secondo il nuovo sistema di GBC Italia.

È stato firmato nei giorni scorsi a Rovereto (TN), nella sede di Green Building Council Italia, il protocollo d’intesa che darà avvio al primo caso di studio italiano per la definizione di GBC Historic Building, il nuovo protocollo di sostenibilità per gli edifici storici che vede impegnato un gruppo di lavoro di esperti presentato, a livello internazionale, a giugno dello scorso anno a Venezia.

GBC Historic Building nasce interamente in Italia, grazie ad un attento lavoro di sintesi tra due culture edilizie solo apparentemente distanti: quella americana, dove nasce la famiglia di protocolli LEED®, e quella italiana, dove risiede il più ampio patrimonio al mondo di conoscenze e competenze sul restauro storico e conservativo. Uno standard innovativo, dunque, che mira a promuovere un nuovo concetto di conservazione sostenibile, nel quale convivano le esigenze di recupero di quella parte più pregevole e storica del parco edilizio nazionale con le indicazioni degli obiettivi europei di efficientamento energetico e riduzione dell’impatto ambientale dell’esistente.

GBC Historic Building rappresenta una scommessa tanto impegnativa quanto fondamentale in un Paese, come l’Italia, che attraverso la riqualificazione dei numerosissimi edifici con valore testimoniale presenti sul proprio territorio potrebbe contribuire al rilancio del settore dell’edilizia e dell’intera green economy. Il nuovo protocollo non si applica infatti ai soli edifici di eccezionale pregio e valore architettonico, ma anche a tutte quelle realizzazioni di “architettura spontanea” che caratterizzano le nostre campagne (rustici, cascine, baite, ecc.) e che costituiscono un patrimonio millenario di sapere costruttivo che andrebbe oggi valorizzato e attualizzato all’interno di un piano nazionale di sviluppo sostenibile.

Il caso di studio di Guarene, in Provincia di Cuneo, a cavallo tra le colline delle Langhe e del Roero – una delle zone più frequentate dal turismo enogastronomico in Piemonte – rientra in questa categoria di immobili di valore storico e documentale, proprio per la sua natura di “comune” rustico piemontese di fine Ottocento.

L’intervento di ristrutturazione in bioedilizia, con l’impiego prevalente di materiali naturali della tradizione locale, sarà avviato nelle prossime settimane su progetto dell’Arch. Alessandro Fassi (già progettista di importanti realizzazioni, come il PAV e l’Environment Park di Torino) e porterà al recupero dell’intera superficie, dove sorgeranno – secondo un’idea antica di “casa-bottega”, in cui convivono attività professionale e vita privata – un’abitazione famigliare, un bed&breakfast “dimostrativo” e, nell’ex fienile, gli uffici di Greengooo! New Media Production, il network specializzato nella comunicazione della green economy e delle smart city, di cui fanno parte l’agenzia Studio Greengrass, il web magazine Greenews.info, il workshop I.MA.G.E. e l’Associazione Greencommerce.

L’intero intervento e l’avanzamento lavori – corredati da disegni, immagini e video – saranno raccontati, fino a maggio 2014, in una rubrica settimanale (“Progetto Guarene”) su Greenews.info, attraverso informazioni puntuali e divulgative, accessibili e utili tanto ai progettisti e alle imprese quanto ai committenti privati, per contribuire a sensibilizzare gli operatori del settore e l’opinione pubblica sull’importanza dell’edilizia sostenibile.

‹‹Il caso studio di Guarene – ha dichiarato Mario Zoccatelli, presidente GBC Italia – è interessante perché mostra come si possano avviare processi di ristrutturazione di edifici che hanno e vogliono mantenere la loro identità storica e nello stesso tempo attenersi a quanto prevede la Direttiva Europea 2012/27/UE. I sistemi GBC – LEED, e nel caso specifico il protocollo GBC Historic Building rappresentano strumenti che consentono il contemporaneo soddisfacimento di obiettivi di “deep renovation” energetica secondo le indicazioni europee e nello stesso tempo la salvaguardia e valorizzazione delle caratteristiche peculiari dei nostri edifici “storici”››.

Il progetto costituirà un supporto per le attività connesse allo sviluppo del protocollo GBC Historic Building curato dal Comitato di GBC Italia coordinato dall’arch. Paola Boarin, del Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Ferrara. L’arch. Federica Ariaudo insime all’arch. Michele Del Conte si occuperanno degli aspetti di formazione del team di progettazione e dell’impresa appaltatrice rispetto ai sistemi LEED/GBC. A livello locale, l’operazione sarà inoltre supportata, dal punto di vista comunicativo, dal Chapter Piemonte, coordinato dal segretario Massimiliano Fadin.

L’intervento sarà realizzato, come appaltatore generale, dalla Greengrass Srl – Bioedilizia & Ristrutturazioni, nuova impresa di riferimento del network Greengooo! che nasce per acquisire e trasmettere l’eccezionale know how che sarà sviluppato nel corso del caso di studio, anche in collaborazione con il Master in Edilizia Sostenibile ed Efficienza Energetica del Politecnico di Torino.

Per Andrea Gandiglio, committente e fondatore del network Greengooo! si tratta di ‹‹una sfida umana e professionale per dimostrare, con i fatti, che è possibile interrompere la spirale perversa del consumo di suolo recuperando e valorizzando quegli edifici “simbolo” della tradizione locale e guadagnando, al tempo stesso, in qualità della vita, salubrità e riduzione dell’impatto ambientale. Siamo felici che GBC Italia abbia individuato, nel nostro intervento, un caso di studio utile a definire concretamente il nuovo protocollo, a beneficio di tutte le realizzazioni successive.”