
Il Convegno “Costruiamo il futuro”, sull’industrializzazione dei processi produttivi in edilizia, è stato l’occasione per presentare il Position Paper sugli Accordi Collaborativi.
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L’evento, organizzato da Tecnostrutture, in collaborazione con Harpaceas, Brioschi Sviluppo Immobiliare, PICHLER projects, Rubner, ha concentrato l’attenzione sul settore delle costruzioni e sulla necessita di un cambio di metodologia. Fattori come la scarsità di manodopera specializzata, la necessità di costruire con tempi e costi certi e con qualità elevata, l’esigenza di realizzare edifici flessibili e sostenibili e un rallentamento nella pianificazione “a priori” degli immobili, rendono l’industrializzazione una necessità al fine dell’ottimizzazione delle risorse.
Nella prima tavola rotonda Eugenio Kannès, CEO Brioschi Sviluppo Immobiliare, ha presentato il Position Paper sugli Accordi Collaborativi – realizzato in collaborazione con GBC Italia e OICE –, in un panel che ha visto gli interventi di Franco Gerbino, COO Coima, Mauro Bailo, Ingegnere tecnico 2A Group e Alessandra Marini, Docente dell’Università degli studi di Bergamo.
Nella seconda Tavola rotonda – aperta da un focus sull’Architettura off-site tenuto dall’architetto Matteo Thun, e a seguire dagli architetti Matteo Beretta e Paolo Bertolini – il Presidente di GBC Italia Fabrizio Capaccioli ha condiviso le sue riflessioni con Franco Daniele, CEO di Tecnostrutture, Mauro Burgio, Direttore responsabile Bryden Wood Milano, Alessio Bertella, Partner e Manager BIM & Digitalization Consulting Services Harpaceas, Luca Benetti, Direttore Italia PICHLER projects, Roberto Modena, Senior Project Manager Rubner, Claudio Saibene, Procurement and Conceptual Construction Director Coima e dallo stesso Paolo Bertolini, Investitore Camping Marina di Venezia.
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“Quando parliamo di innovazione di processo nel nostro settore, l’importanza della contrattualistica è ampiamente sottovalutata. Se ne parla poco, e si sperimenta ancora meno”, ha spiegato Eugenio Kannès, CEO di Brioschi Sviluppo Immobiliare, che ha redatto il documento coordinando un qualificato gruppo di lavoro, “In questo documento si vuole proporre uno schema contrattuale diverso dal tradizionale “appalto a corpo”, basato su Collaborazione e Trasparenza. Un modello già sperimentato in altri Paesi, che prevede la partecipazione della filiera produttiva – imprese generali e specializzate, produttori di componenti – allo sviluppo del progetto esecutivo (Project Partnering), e modalità trasparenti di formazione del prezzo e di gestione dell’appalto (Open book – Cost Plus Fee). Una forma contrattuale che, nel caso di opere di importo e/o complessità tecniche significative, può offrire molti vantaggi, in termini di riduzione della conflittualità, compressione dei tempi, adattabilità a imprevisti e a varianti, qualità del risultato e, non ultima, compliance ai criteri ESG.”
Proprio ai criteri ESG è dedicato l’Allegato 2 del Position Paper redatto da Antonello Magliozzi, Head of Sustainability Solutions di Arcadis Italia e Consigliere di Indirizzo GBC Italia.
“La collaborazione è il pilastro su cui costruire il futuro del settore delle costruzioni“, ha sottolineato Fabrizio Capaccioli, Presidente di GBC Italia, “Il Position Paper presentato oggi non è solo una guida strategica, ma anche il risultato concreto di un lavoro collettivo, frutto della sinergia tra esperti del settore, che hanno condiviso visioni e competenze per delineare un modello contrattuale più equo e sostenibile. Integrare metriche ESG e principi di sostenibilità nei modelli contrattuali significa non solo migliorare l’efficienza e la qualità dei progetti, ma anche garantire un impatto positivo su ambiente e società. Il Green Building Council Italia – ha concluso il Presidente Capaccioli – sostiene con forza questa visione e continuerà a lavorare affinché la trasformazione del settore passi attraverso modelli innovativi e collaborativi, capaci di generare valore e benessere nel lungo termine.”
“Il Position Paper”, ha affermato Giorgio Lupoi, Presidente OICE, “Propone un modello contrattuale innovativo fondato su Collaborazione e Trasparenza al centro. Siamo consapevoli che non si tratta di una soluzione adatta a tutte le situazioni, ma per opere di significativa complessità e importanza, È invece per tutti l’esigenza di raggiungere una riduzione delle conflittualità, la compressione dei tempi, l’adattamento efficace a imprevisti e varianti, il miglioramento della qualità del risultato e la conformità ai criteri ESG. Confidiamo che il lavoro fatto stimoli una riflessione profonda e porti ad un’adozione sempre più diffusa di pratiche collaborative e trasparenti nel nostro settore. Solo attraverso un impegno congiunto possiamo affrontare le sfide del futuro e garantire uno sviluppo sostenibile e innovativo.”