La seconda tappa dei nove seminari organizzati nel 2024 da GBC Italia, in collaborazione con il socio Infoweb – Prospecta Formazione, si è tenuta a Bologna, confermando un’audience straordinaria: oltre 3400 partecipanti tra online e presenza.
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Durante il secondo seminario tematico di GBC Italia ci si è confrontati con la scala del quartiere. La trasformazione sostenibile della città avviene attraverso interventi che sempre più accolgono il concetto di ecoquartiere, che diventa così il cardine della rigenerazione urbana per garantire l’equilibrio tra il benessere umano e il rispetto per l’ambiente.
Gli ecoquartieri possono essere intesi come cellule della Smart City, in cui è più semplice sviluppare il progetto, monitorarne gli sviluppi e gestirne flussi e connessioni presenti tra i diversi componenti che lo costituiscono. Il quartiere rappresenta, infatti la dimensione ottimale per sperimentare nuove strategie e modelli urbani, con lo scopo di rendere scalabili le best practice.
Anche in Italia sono sempre più numerosi i modelli virtuosi di ecodistretti costruiti nel rispetto di parametri ambientali, sociali ed economici, all’avanguardia.
I saluti introduttivi di Gildo Tomassetti, Segretario Chapter Emilia-Romagna GBC Italia, sono stati un buon viatico e l’occasione per ricordare che Bologna, città che ha ospitato l’evento, è fra le 100 che parteciperanno alla Cities Mission delle città intelligenti e a impatto climatico zero entro il 2030.
Insieme alla capofila Bologna, sono state selezionate Bergamo, Firenze, Milano, Padova, Parma, Prato, Roma e Torino.
Donatella Bollani, Coordinatrice Comunicazione e Marketing GBC Italia, ha introdotto i lavori con Andrea Boeri, Professore ordinario di Tecnologia dell’Architettura presso l’Università di Bologna che ha avuto modo di condividere una ampia disamina di best case e di illustrare gli strumenti, che anche in ambito europeo, supportano strategie e azioni di intervento alla scala del quartiere come dimensione idealtipica per lavorare sulle città. In questo contesto, quello urbano, si gioca la partita della decarbonizzazione.
Le città coprono circa il 3% del territorio terrestre producendo oltre il 70% delle emissioni di gas a effetto serra. In Europa si stima che entro il 2050 quasi l’85% della popolazione vivrà in aree urbane. L’attuale emergenza climatica deve essere quindi affrontata nelle città e da coloro che le abitano.
Di grande interesse l’intervento di Maurizio Gioia, Direttore Tecnico della società Terra Solida, che ha condiviso strumenti e buone prassi per la gestione delle acque e delle isole di calore mediante la posa di pavimentazioni drenanti.
Sinergico ai contenuti del seminario il contributo di Maddalena Buffoli, Professore Associato di Urban Health presso il Dipartimento ABC – Politecnico di Milano, che ha delineato un ampio scenario, normativo e tecnico dedicato al tema della qualità dell’ambiente urbano per la salute pubblica. Aspetto, quest’ultimo, sempre più presente e trasversale nella regolamentazione delle PA ma anche nelle metodologie di progetto.
Con Andrea Fantin, Responsabile Business Development e Marketing, Daku Italia, si è scesi alla scala dell’architettura per entrare nelle strategie e nelle soluzioni tecniche per una corretta gestione dell’acqua in copertura, ambito strategico per la mitigazione del rischio idrogeologico e per contrastare la siccità negli spazi urbani.
Le tre ore di seminario sono state concluse dalla interessante presentazione di Angelo Briancesco, Development Manager del Villaggio Olimpico di COIMA, che ha fatto scoprire ai partecipanti, l’ampiezza dell’intervento e le azioni in termini di sostenibilità ambientale, per un’opera che si sta certificando anche LEED® e WELL® For Community.
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