Editoriale a cura di Enrico Maria Scalchi, Consigliere di Indirizzo e Membro del Comitato Esecutivo di GBC Italia.
Questo mese di settembre ha visto l’area del Mediterraneo segnata da profonde ferite. Quanto occorso recentemente prima in Marocco e poi in Libia, coi relativi disastri umanitari, riporta prioritaria la necessità di agire dando concretezza a quanto discusso e teorizzato nel corso degli ultimi anni alla luce degli obiettivi di sostenibilità su cui l’Italia, al fianco di numerosi altri Paesi dello scacchiere mondiale, si è impegnata a traguardare entro il 2030 e il 2050.
Da un lato, si veda quanto accaduto in Marocco, ci troviamo a rifare i conti con eventi sismici di rilevante portata, una tragedia che anche il nostro Paese ben conosce e comprende, e di cui porta ancora numerosi segni leggibili. Chiaramente, in questo momento, prioritaria è l’assistenza, il sostegno e la cura alla popolazione superstite. Ma è altrettanto importante guardare al domani di questi e di tutti i territori, promuovendo la realizzazione di edifici e infrastrutture quanto più resilienti e sostenibili, introducendo innovazioni e buone pratiche proprio a partire da tutti quei cantieri aperti per supportare la ricostruzione da danni sismici.
La ricostruzione post sisma può costituire, infatti, un’occasione per incentivare l’applicazione dei criteri di edilizia sostenibile agli edifici pubblici e privati nonché agli interi spazi urbani, partendo dall’applicazione dei protocolli di sostenibilità energetico – ambientale al fine di guidare un processo edilizio in grado di fornire risultati misurabili e concreti, in linea anche con i criteri ESG e gli obiettivi della Tassonomia europea, per il benessere di tutti, ovunque.
GBC Italia si occupa di questo tema ormai da diverso tempo, e continua a lavorare con determinazione per costruire città e territori sicuri e resilienti, nel pieno rispetto dell’ambiente e di tutti coloro che li vivono, sviluppando nuovi strumenti o implementando quando già disponibile sul mercato.
A titolo d’esempio, ricordiamo la serie di strumenti aggiuntivi, recentemente sviluppati, per perseguire crediti di innovazione e progettazione: una nuova libreria di Crediti Pilota, definita dall’Associazione grazie al coinvolgimento di esperti in materia, tra cui si annovera anche quello di “Conoscenza del rischio sismico”, che intende identificare il livello di tale rischio con l’obiettivo di valutare possibili interventi sulle strutture per incrementare la sicurezza e la durata di vita utile degli edifici e salvaguardare la vita degli occupanti.
Dall’altro lato, ci ritroviamo a valutare i danni legata a catastrofi ambientali inattese, come recentemente occorso con le violente inondazioni che hanno afflitto i territori libici. Come dimostrato anche all’interno dell’ultimo rapporto del Panel Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici (IPCC) il cambiamento climatico è una minaccia grave e crescente per il nostro benessere e per un pianeta sano. Le nostre azioni di oggi determinano il modo in cui le persone si adattano e la natura risponde ai crescenti rischi connessi ai cambiamenti climatici.
Con un riscaldamento globale di 1,5°C, nei prossimi due decenni il mondo affronterà molteplici rischi climatici inevitabili, alcuni dei quali saranno irreversibili: aumenteranno i rischi per la società, inclusi quelli relativi a infrastrutture e insediamenti costieri.
La gravità di tale situazione è ulteriormente sottolineata dal progressivo anticiparsi, anno dopo anno, dell’Earth Overshoot Day – giorno in cui, in un determinato anno, la popolazione globale esaurisce tutte le risorse che la Terra riesce a rigenerare in quell’anno – e che per il 2023 porta la data del 28 luglio. Stando a questi dati, ad oggi servirebbero quasi due Terre (1,75) per rigenerare tutte le risorse che attualmente vengono richieste al nostro Pianeta.
Tutti questi eventi rendono chiaro e urgente un intervento concreto, con una visione lungimirante, che coinvolga in modo sistemico quanti più attori, siano essi pubblici e privati, e quanti più Paesi possibili a livello mondiale. Le filiere edilizia ed immobiliare, al pari di tutte le economie, sono determinanti per questo necessario cambiamento, un’evidenza ben sottolineata anche dai dati presentati all’interno del Primo Impact Report di GBC Italia, realizzato in collaborazione con The European House Ambrosetti, che ben restituiscono come e quanto gli impatti ambientali negativi possono essere ridotti, nel presente e nel futuro, attraverso la diffusa adozione dei protocolli energetico – ambientali quali quelli LEED® o GBC.
Questi fattori aumentano la convinzione e lo sforzo attuato da GBC Italia, a livello nazionale ed internazionale, nel promuovere l’implementazione di azioni e soluzioni sostenibili per il settore del costruito – a scala edificio, quartiere e città -, generando risposte concrete alle sfide imposte dai cambiamenti climatici. Tutto questo per la salvaguardia del bene comune e per garantire progressi tangibili verso il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità, resilienza, benessere ed equità per tutti; questo anche nel rispetto degli impegni assunti dall’Italia, con il Next Generation EU ed il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), al fine di stimolare la resilienza verso eventuali situazioni inattese e dirompenti, in linea con quanto indicato dall’Agenda 2030.
Gli obiettivi che la nostra Associazione si pone, dettati dal nuovo piano programmatico e dalle principali sfide imposte dalla nostra contemporaneità, sono decisamente sfidanti e richiedono una chiara visione e una puntuale strategia che guidi l’operato associativo in modo ragionato in un’ottica di medio-lungo periodo.
In questo percorso, tra i tanti, due sono certamente i fattori cruciali per la buona riuscita degli sforzi che si faranno per la reale trasformazione sostenibile dei nostri territori e dell’intero settore del costruito, a livello nazionale e internazionale.
In primo luogo, un’Associazione come GBC Italia per poter consolidare la propria leadership quale generatore e lungimirante interprete del cambiamento atteso, deve far affidamento su una Community di Soci sempre più numerosa, attiva e coinvolta. Una comunità che condivida valori, esperienze, competenze e azioni così da guidare il mercato verso uno sviluppo pienamente sostenibile dal punto di vista ambientale, economico e sociale. Un network che includa tutti gli attori della filiera, siano essi pubblici e privati, che diventi luogo di incontro prioritario, capace nel tempo di evolvere consolidando un numero sempre maggiore di realtà al proprio interno.
Per questo l’Associazione tutta è attiva, con costanza e determinazione, nello sviluppo di piani di membership orientati all’ascolto e al coinvolgimento attivo dei propri Soci e dei principali stakeholder esterni, così da consolidare la propria azione nel presente e nel futuro.
In secondo luogo, ogni trasformazione, piccola o grande che sia, riconosce come centrale ed essenziale un tema: la formazione. Solo agendo in questa direzione GBC Italia potrà contribuire fattivamente alla diffusione e al radicarsi di una nuova cultura dell’abitare il nostro Pianeta, rispettosa e sostenibile, per garantire anche alle generazioni future la piena capacità di viverlo nel pieno benessere.
Quello della formazione è un tema di assoluta centralità nell’agito della nostra Associazione su cui importanti sono gli investimenti intrapresi sia nello sviluppo di avanzati percorsi di formazione continua – garantiti dal nostro ricco calendario corsi definito ed erogato in modo continuativo – sia nell’organizzazione di esclusivi appuntamenti formativi dedicati ad approfondire specifiche tematiche di rilievo sui principali temi dell’edilizia green. Tra questi, particolare rilievo ricopre la Masterclass di GBC Italia, l’evento annuale di alta formazione che torna il prossimo 26 ottobre, con l’obiettivo di illustrare i primari trend di sviluppo dei principali protocolli energetico ambientali nazionali e internazionali, garantendo un’occasione unica di aggiornamento professionale per tutti i professionisti della sostenibilità in edilizia.
Davanti alle sfide che qualificano il nostro presente, siamo chiamati ad agire prontamente per garantire alle generazioni presenti e future un’adeguata qualità della vita, nel rispetto delle esigenze dell’uomo e dell’ambiente.
Supportare lo strutturarsi di una comunità coesa e attiva e garantire l’accesso a una formazione professionale aggiornata e di qualità a tutti gli operatori del settore sono due leve strategiche fondamentali per traguardare gli obiettivi di sostenibilità e lotta ai cambiamenti climatici, oltre che per affrontare con successo le sfide imposte dal mercato.
GBC Italia rinnova con costanza il proprio impegno a supporto di una transizione equa per un ambiente costruito qualificato da elevati livelli di resilienza, sostenibilità e salubrità, investendo le proprie risorse al fine di garantire al mercato edilizio italiano competenze e visioni per la propria crescita futura.