Il primo Impact Report presentato ieri da GBC Italia misura le esternalità positive dell’edilizia sostenibile certificata in Italia, oggi e al 2030, individuando la strada per una nuova cultura dell’abitare il pianeta basata sulla centralità e il benessere della persona e sull’equilibrio con gli ecosistemi naturali, perché l’unico ambiente costruito possibile è un ambiente costruito sostenibile per tutti.
L’impiego dei protocolli energetico ambientale, rating system, della famiglia LEED-GBC consente l’efficiente risoluzione delle significative criticità a livello di efficienza energetica e ambientale che qualificano il patrimonio edilizio italiano. L’edilizia sostenibile certificata, realizzata alla luce di questi strumenti, sarebbe pertanto in grado di ridurre non solo l’impatto ambientale negativo dell’intero settore del costruito, partecipando così fattivamente alla mitigazione dei cambiamenti climatici e al raggiungimento degli impegni assunti dalle principali agende internazionali, ma sarebbe anche capace di generare esternalità positive per l’intera economia nazionale, con un risparmio annuo pari a 189 milioni di euro al 2030.
Questo è quanto dimostrato dall’Impact Report che GBC Italia ha presentato ieri a Roma alla presenza di rappresentanti ministeriali, delle istituzioni e amministrazioni nazionali e locali, degli esponenti delle primarie imprese e delle organizzazioni italiane.
I rating system LEED e GBC costituiscono indispensabili strumenti di progettazione e di misurazione delle performance del “sistema edificio”, sempre più rilevanti all’interno del settore del costruito anche in ottica ESG. Si caratterizzano, infatti, in modo inedito per una visione olistica, che abbraccia tutti gli aspetti energetico-ambientali di un immobile lungo l’intero ciclo di vita dello stesso – dalla progettazione, alla scelta dei materiali di costruzione e alla relativa messa in opera, sino anche alla manutenzione e demolizione dell’edificio.
Si tratta di strumenti entrati nel mercato italiano da oltre quindici anni, di cui oggi, per la prima volta, GBC Italia giunge a misurare l’effettiva e la potenziale capacità di contribuire allo sviluppo sostenibile delle nostre economie. L’analisi condotta considerando due orizzonti temporali: viene valutato l’impatto al 2023 generato dagli oltre 19 milioni di mq di edifici registrati e certificati in Italia dal 2008 con i protocolli della famiglia LEED-GBC (possiamo immaginarla come la riduzione di impatto dovuta a una città di oltre trecentocinquantamila abitanti, costituita solo da edifici sostenibili, con impatti misurati e certificati) e vengono poi stimati gli impatti nel prossimo decennio, con l’orizzonte temporale al 2030, che gli edifici certificati saranno in grado di apportare al Sistema Paese, seguendo gli attuali tassi di crescita.
Quanto vale in Italia l’edilizia sostenibile certificata oggi? E nei prossimi dieci anni?
L’impact Report in termini sintetici evidenzia come lo stock di edifici certificati LEED-GBC al 2023 sia in grado di generare un risparmio annuo di 170.031 tonnellate di CO2 e di 1,3 miliardi di litri d’acqua, per un controvalore economico di 68 milioni di euro: questo è il valore annuo delle esternalità negative evitate al Paese. In aggiunta a questo, la costruzione e ristrutturazione degli edifici certificati ha permesso il risparmio di 324.880 tonnellate di rifiuti, evitando al Sistema Paese ulteriori 44 milioni di euro di esternalità.
Dati gli attuali risultati raggiunti, guardando al futuro, il Report tratteggia uno scenario che evidenzia il ruolo fondamentale che i protocolli energetico ambientali LEED e GBC potrebbero avere per il nostro Paese. Secondo uno scenario in cui si assume che il trend di crescita delle nuove superfici certificate proseguirà costante in linea con quello del periodo 2016-2020, portando a una crescita quadratica del valore cumulato, gli edifici certificati tra il 2023 e il 2030 potranno generare un risparmio annuo di 474.672 tonnellate di CO2 e di 3,6 miliardi di litri d’acqua, evitando così al Paese 189 milioni di euro di esternalità negative ogni anno.
Inoltre, i processi di costruzione e rigenerazione di questi immobili, grazie alle buone pratiche adottate, porteranno a minore generazione di rifiuti per 603.562 tonnellate, che avrebbero generato 81 milioni di euro di esternalità negative.
L’auspicio è che questa tendenza possa proseguire e che tali eccellenze siano sempre più centrali nel Sistema Paese, e che i numeri e gli impatti presentati in potenza diventino, nel prossimo decennio, realtà, permettendo all’Italia non solo di rispettare gli impegni sulla mitigazione dei cambiamenti climatici assunti a livello europeo e internazionale, ma anche e soprattutto di evidenziare una leadership internazionale concreta sulle tematiche inerenti lo sviluppo sostenibile applicato alla filiera edilizia e immobiliare, definendo una nuova cultura dell’abitare per il nostro pianeta.
Sintesi degli impatti annui abilitati dai protocolli LEED-GBC. Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti su dati GBC, ARC SKORU, ENEA, FederCostruzioni, Terna e Commissione Europea, 2023.
Sintesi degli impatti annui, al 2030, abilitati dai protocolli LEED-GBC nei due scenari d’analisi. Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti su dati GBC, Arc Skoru, ENEA, FederCostruzioni, Terna e Commissione Europea, 2023.
Benefici annui, al 2030, abilitati dai protocolli LEED-GBC nello scenario a crescita costante. Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti su dati GBC, ARC SKORU, ENEA, FederCostruzioni, Terna e Commissione Europea, 2023.
Marco Mari – Presidente GBC Italia
“Green Building Council Italia sta lavorando al report nazionale di impatto dell’edilizia sostenibile certificata da circa un anno, una grande squadra che ha visto la Governance e lo Staff dell’Associazione impegnati al fianco di numerosi Soci e Partner nazionali e internazionali. Il risultato è un documento innovativo che ben rappresenta la visione strategica e operativa definita e perseguita nell’ultimo triennio. L’efficace utilizzo dei protocolli energetico-ambientali della famiglia LEED-GBC ha permesso di perseguire e rendicontare risultati eccezionali posizionando il nostro Paese tra i primi dieci al mondo e, dai dati rilevati, emergono in modo inopinabile due certezze: la prima è che per essere efficaci sui processi di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, non possiamo più incentivare per gli edifici logiche parziali e agire su singoli aspetti ambientali o energetici o sociali o culturali o economici, ma dobbiamo affrontarli assieme secondo un approccio olistico; la seconda è che accettando questa sfida possiamo valorizzare le tante eccellenze della nostra nazione, un nuovo Made in Italy. Sono particolarmente orgoglioso di questa opera che rappresenta il pensiero e l’azione di uomini e donne della nostra comunità negli ultimi quindici anni. Oggi più che mai abbiamo strumenti, tecnologie, competenze e dati necessari per una transizione giusta e necessaria, affinché l’unico ambiente costruito possibile sia un ambiente costruito sostenibile, per tutti”.
Fabrizio Capaccioli – Vicepresidente GBC Italia e AD di ASACERT
“Essere un’associazione che promuovere la cultura della sostenibilità e l’innovazione nella filiera edile ed immobiliare sono state le priorità d’azione di GBC Italia in questo triennio. Le attività di ricerca, le survey e le iniziative strategiche svolte, ci hanno permesso di accumulare un knowhow prezioso che vogliamo diffondere su tutto il territorio nazionale. Il Primo Impact Report di GBC Italia permette di avere una visione d’insieme dell’impegno profuso e, soprattutto, di misurare i risultati ottenuti, in termini di benefici per tutti i nostri stakeholder. Sinteticamente, emerge che lo stock di edifici certificati LEED®- GBC, al 2023, genera un risparmio annuo di 170.031 tonnellate di CO2 e di 1,3 miliardi di litri d’acqua, per un controvalore economico di 68 milioni di euro, a cui si aggiungono i dati che riguardano la costruzione/ristrutturazione degli edifici certificati, che permettono un risparmio di 324.880 tonnellate di rifiuti, evitando ulteriori 44 milioni di euro di esternalità. Con prospettive crescenti nella visione prospettica 2023-2030. Dal mondo della rigenerazione urbana c’è, dunque, da aspettarsi molto in termini di miglioramento delle performance e di qualità della vita per i cittadini, a cui il GBC Italia guarda costantemente”.
Edoardo Rixi – Viceministro alle Infrastrutture e dei Trasporti
“Anche a seguito di quelli che sono gli obiettivi indicati dall’Unione Europea sulla riduzione delle emissioni, per noi è fondamentale creare un’edilizia di qualità, dare una capacità al sistema abitativo italiano di avere un miglioramento sia del risparmio energetico, sia degli stessi materiali di costruzione che siano ecocompatibili e sostenibili nel lungo periodo. Crediamo che l’esperienza generata da tutti i vari progetti pilota che si sono creati sulla certificazione dell’edilizia sostenibile possa essere uno strumento che possa contaminare nel tempo tutto il sistema edile nazionale, per consentirci di sviluppare delle misure per incentivare queste operazioni sulle nuove costruzioni, ma anche sulla rigenerazione urbana”.
Francesco Bedeschi – Consigliere Esecutivo GBC Italia e Curatore GBC Impact Report
“Questo lavoro rappresenta un contributo concreto da parte di GBC Italia per un ambiente costruito più sano, sostenibile e resiliente. È il risultato di 15 anni di instancabile e costante azione di sensibilizzazione e promozione dei sistemi di misura e verifica delle prestazioni energetico ambientali degli edifici e i dati presentati sono il frutto di un rigoroso processo di analisi e proiezione per indicare la strada maestra da seguire ed ottenere un vero cambiamento per un futuro migliore per tutti”.
Emiliano Briante – Associate Partner e Responsabile team Business&Policy Impact – The European House – Ambrosetti
“La transizione ecologica non può non passare anche dall’efficientamento del patrimonio edilizio: per questo motivo la diffusione dei protocolli energetico-ambientali LEED-GBC è una strada da perseguire e sostenere. L’approccio olistico, che guarda l’edificio nel suo complesso e considera l’intera sfera degli impatti ambientali, genera valore per l’intera collettività. Nel nostro lavoro abbiamo stimato che, grazie alla diffusione delle certificazioni, nel prossimo decennio sarà possibile evitare quasi 500.000 tonnellate di CO2 all’anno e risparmiare il consumo di 3,6 miliardi di litri d’acqua: il costo evitato al Paese, grazie a minori esternalità negative, ammonta a 189 milioni di Euro, ogni anno”.
L’Impact Report è stato curato da GBC Italia grazie alla partnership con USGBC (United States Green Building Council), GBCI (Green Business Certification Inc.) e Arc Skoru, in collaborazione con The European House – Ambrosetti e grazie al supporto di numerose imprese della filiera edilizia ed immobiliare italiana.
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