CONTATTACI
LOGIN

Negli ultimi anni, si è assistito ad una crescente consapevolezza riguardo all’importanza di adottare nuovi modelli economici basati su tecnologie innovative e processi produttivi circolari. Questa nuova visione economica si basa sull’idea di creare valore attraverso l’utilizzo efficiente delle risorse, riducendo al minimo gli sprechi e l’impatto ambientale. Con l’edilizia circolare scompare anche l’illusione della durata eterna degli edifici: già al momento della progettazione se ne prevede la fine, o meglio, il mutamento, e non si parla più dunque di “durata” di un immobile, bensì di ciclo di vita. La rivoluzione dell’edilizia circolare è pertanto già in atto: un obiettivo ambizioso non solo giocato sui paradigmi ormai noti ed imprescindibili quali la sicurezza, l’accessibilità, la sostenibilità, ma anche su nuove sfide culturali e progettuali: eliminare l’idea stessa dello scarto, sia esso di materiali, di energia o di tempo; valorizzare ogni singola risorsa, ottimizzandone al massimo lo sfruttamento. L’adozione di processi produttivi circolari implica infatti che i prodotti siano progettati in modo da poter essere smontati e riciclati alla fine del loro ciclo di vita, riducendo così la quantità di rifiuti e promuovendo il riuso e il riciclo delle risorse.
Uno fra tutti: si chiama Urban mining (“estrazione urbana”) e consente di ricavare dai rifiuti metalli e materiali preziosi che diventano materie prime secondarie, entrando nell’economia circolare. Si tratta di un formidabile veicolo di rilancio e crescita per l’intero settore. Aspetto quest’ultimo determinante, dal momento che ha generato, sia pure indirettamente, il ben noto fenomeno del “greenwashing”: pratica di alcune aziende che cercano di presentarsi come ecologicamente sostenibili, senza effettivamente adottare misure significative per ridurre il loro impatto ambientale. Non altrettanto noto però è forse il recente diffondersi del fenomeno opposto: il greenhushing. Recenti studi hanno dimostrato infatti che sempre più aziende, realmente sostenibili, nel timore di scontrarsi con la diffidenza dei consumatori e quindi diminuire le vendite o, peggio ancora, essere accusati di greenwashing, comunicano il loro essere virtuose in modo limitato o non lo comunicano affatto. Un paradosso?

L’evento affronta tali tematiche, tracciando un quadro delle opportunità concrete connesse all’applicazione dei principi di circolarità nel mondo delle costruzioni, nella convinzione che l’economia circolare non è solo visione del futuro, ma rappresenta anche una  fetta di mercato in espansione in grado di generare ricchezza e nuova occupazione.

Visualizza il programma: clicca qui