Editoriale a cura di Fabrizio Capaccioli – Presidente di Green Building Council Italia e pubblicato su ABOUT CITIES, del Socio EuroMilano.
Grandi sfide globali attendono le città internazionali in un futuro ormai prossimo: la transizione energetica, la crisi climatica, i grandi spostamenti di popolazioni sono temi che impongono alle città di adottare una visione di sviluppo sostenibile a 360 gradi. La sostenibilità urbana, infatti, è un tema di cruciale importanza nell’attuale contesto globale, nel quale il 54% della popolazione mondiale – circa 4 miliardi di persone – vive già oggi in aree urbane. Una stima in aumento, che inevitabilmente porterà un fortissimo impatto sulle infrastrutture e le risorse esistenti. I protocolli di certificazione ambientale possono essere il viatico per razionalizzare e istituzionalizzare soluzioni che tendano a rendere le città più resilienti e sostenibili.
Per affrontare sostenibilmente le molte sfide che si stanno appalesando, molte città stanno adottando misure sperimentali e politiche innovative che necessitano di una visione a lungo termine e della collaborazione tra Amministrazioni locali, imprese private, Terzo Settore, Organizzazioni e cittadini. Il maggior coinvolgimento delle comunità, oltre che delle istituzioni e delle associazioni, nei processi di rigenerazione è il fattore chiave per un’innovazione sociale nei servizi e nella fruizione di risorse primarie e di diritti universali come quello dell’abitare dignitosamente e in modo da preservare le risorse a nostra disposizione.
Si registrano nuove pressanti domande di miglioramento della qualità ambientale e dell’abitare come esigenza di abitanti più consapevoli e attenti, ma anche una maggiore sensibilità da parte delle imprese, sempre più vicine ai criteri di sviluppo compatibile con i criteri ESG. Istanze di miglioramento centrate sulle reali esigenze del cittadino, per garantirne prima di tutto salubrità e benessere. È necessario, dunque, condividere una nuova strategia che metta al centro l’interesse delle comunità.
Le azioni volte alla sostenibilità ambientale possono essere intese come interventi non invasivi, ma al contrario come importanti ed efficaci forme di tutela dello stock immobiliare nazionale e cittadino. Un’azione efficace è resa possibile dall’impegno politico, da una governance multilivello ben allineata, da quadri istituzionali, leggi, politiche, strategie e da un migliore accesso ai finanziamenti e a strumenti come i protocolli energetico-ambientali pronti per essere applicati dalle singole unità abitative così come ad interi quartieri.
Ecosistemi virtuosi per creare sistemi ibridi pubblico-privati per disegnare soluzioni orientate al raggiungimento dell’undicesimo obiettivo di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite: “Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, resilienti e sostenibili”.
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