Nell’era in cui l’innovazione è il catalizzatore del progresso, l’industria edilizia deve guardare al futuro. Siamo a un punto di svolta fondamentale nel percorso di Sviluppo Sostenibile del nostro Pianeta. Se vogliamo raggiungere gli obiettivi individuati a livello internazionale per la mitigazione dei cambiamenti climatici, è fondamentale attivare l’intero settore del costruito a livello mondiale, responsabile di circa il 40% delle emissioni di gas serra, implementando azioni concrete per una reale transizione in chiave sostenibile. Un processo di cambiamento che deve necessariamente coinvolgere le nuove realizzazioni, ma al contempo supportare interventi di riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente, soprattutto quello più datato ed energivoro.
A supporto di tale transizione, Gbc Italia si impegna costantemente nella promozione e nell’applicazione dei Protocolli di certificazione energetico – ambientale al fine di guidare la realizzazione di case, condomini o aree urbane sostenibili, nel pieno rispetto degli ecosistemi e delle persone che li vivono. A tale scopo, per favorire la più ampia e corretta applicazione di tali strumenti, l’Associazione ha sviluppato un’inedita libreria di Crediti Pilota per l’innovazione nell’edilizia, orientati verso la sostenibilità energetico-economica ed ambientale.
I crediti sono rivolti a tutti gli utilizzatori dei protocolli che vogliono introdurre uno o più crediti innovativi all’interno della strategia di certificazione e rappresenteranno il nostro impegno per creare un ambiente costruito che sia in armonia con la Natura, efficiente dal punto di vista energetico, confortevole e funzionale oltre che economicamente. Alla sua prima presentazione, la libreria definita da Green Building Council Italia si compone dei seguenti 6 Crediti Pilota:
- Vulnerabilità idrogeologica
- Blower door test
- Riutilizzo delle macerie da eventi naturali estremi
- Conoscenza del rischio sismico
- Resilienza sismica
- Biofilia
Per consultare a Libreria dei crediti pilota completa delle relative descrizioni e specifiche CLICCA QUI
Particolarmente significativo è il credito pilota per il Riutilizzo delle macerie generati da eventi estremi, che mira a raccogliere e valorizzare i materiali provenienti dal crollo parziale o totale di edifici in seguito a eventi naturali estremi (ad esempio terremoti, alluvioni…) direttamente nel sito di ricostruzione degli edifici, recuperando materia prima seconda e riducendo le emissioni in ambiente correlate con il trasporto dei materiali stessi, con la loro dismissione o la loro eventuale successiva trasformazione.
I rifiuti legati alle attività di costruzione e demolizione sono oltre il 40% della totalità dei rifiuti prodotti in un anno in Italia. Il credito mira quindi a ridurre la percentuale di rifiuti e macerie derivanti da eventi sismici rovinosi, favorendo approcci che permettano di deviare le macerie dal conferimento in discarica o agli inceneritori, favorendone il riutilizzo diretto e secondario nelle zone limitrofe al cratere. Il reimpiego delle macerie ha diversi vantaggi. Il primo è di natura economica, legato al minor costo dei materiali di recupero, il secondo è di tipo ambientale, legato al minor impatto generato dalle stesse rispetto ad equivalenti materie prime estratte. Viene infatti in questo modo limitata l’energia incorporata in fase di estrazione, lavorazione, trasporto, oltre che quella risparmiata per la mancata dismissione.
I requisiti individuati per il conseguimento del Credito prevedono di recuperare, riutilizzare e riciclare le macerie negli interventi di ricostruzione come materiali permanentemente installati facenti riferimento alle classi di unità tecnologiche 1-4 individuate dalla UNI 8290 (strutture portanti, chiusure, partizioni interne ed esterne) e altre opere edili complementari (sotto massicciate, sottofondi, vespai, riempimenti, …), con esclusione degli infissi.
La percentuale minima di recupero viene così valorizzata:
- 3%: 1 punti;
- 10%: 2 punti.
I materiali devono essere provenienti da depositi di macerie collocati una distanza non inferiore a 200 km in linea d’aria dal sito di costruzione. In caso di distanze superiori, le macerie vanno valorizzate al 50% ma debbono essere accompagnate da una valutazione degli impatti ambientali per il trasporto. Qualora le macerie siano accompagnate da certificazione di provenienza da territori danneggiati da eventi naturali, il valore dei materiali è raddoppiato.
Ne abbiamo parlato anche su Ingenio, leggi qui!