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editoriale capaccioli novembre 2022
   
Il rispetto dei criteri ESG per un’edilizia davvero sostenibile e per favorire la democrazia abitativa
4 Novembre 2022

Editoriale di Fabrizio Capaccioli, Vicepresidente di GBC Italia

Procediamo a passi spediti verso una nuova era nell’organizzazione della vita produttiva ed economica nel mondo. Fino a pochi anni fa la parola “sostenibilità” era relegata in un vocabolario di settore e nel recinto, spesso invalicabile, delle organizzazioni ambientaliste. Oggi, anche grazie al lavoro di GBC Italia nel nostro Paese come all’estero, agli accordi di collaborazione internazionale per esportare le nostre best practice, la capillare informazione sui rischi concreti del cambiamento climatico e la necessità urgente della transizione ecologica, questo termine è divenuto finalmente main stream.

Sono sempre stato convinto che andasse superato l’ambientalismo di maniera, ovvero l’atteggiamento prevalentemente culturale di chi cerca di sensibilizzare, con argomentazioni più o meno fondate, l’opinione pubblica riguardo i problemi ambientali. Sta accadendo ciò che era auspicabile, ovvero che oltre le denunce degli attivisti sono finalmente le aziende, protagoniste del mondo produttivo ed economico, ad adottare sistemi di controllo della sostenibilità anche in edilizia, scegliendo proprio i rating system elaborati dalla nostra Associazione.

Un concetto di sostenibilità che travalica la dimensione ambientale e con l’introduzione dei criteri ESG (Environmental, Social e Governance) ha impresso un’accelerata di notevoli dimensioni al sistema economico e allo stesso concetto di sostenibilità, da cui sarà impossibile retrocedere. L’acronimo ESG svela le tre dimensioni fondamentali da verificare, misurare, controllare, sostenere e certificare, per sfuggire a pratiche di facile green washing, per accertare l’impegno in termini di sostenibilità di un’impresa, di un’organizzazione, di un progetto edile-immobiliare.

GBC Italia è impegnata ogni giorno nel favorire e accelerare la diffusione di una cultura dell’edilizia sostenibile. E lo fa concretamente, attraverso la realizzazione di edifici e quartieri, borghi, città che affrontano la questione ESG durante la progettazione, la costruzione, la rigenerazione, la conduzione dell’ambiente costruito. Non è un caso se i protocolli GBC Italia sono risultati conformi, col massimo punteggio, al Global Real Estate Sustainability Benchmark (GRESB), ovvero al sistema di rating maggiormente accreditato a livello globale per il benchmarking e il reporting ESG di società immobiliari quotate, fondi di proprietà privata, sviluppatori, investitori e stakeholders del settore immobiliare. Quello che cerchiamo di fare, attraverso la diffusione dei nostri protocolli e il rispetto dei criteri ESG, è rendere le abitazioni sostenibili per tutti. Ci attende una grande rivoluzione nei prossimi anni, che prevede, da una parte, nuove costruzioni che rispettino totalmente i parametri di sostenibilità e, dall’altra, il recupero del costruito esistente, responsabile di una quota assai rilevante di emissioni di CO2 nell’atmosfera.

Il nostro impegno, al fianco del settore dell’edilizia sostenibile e delle istituzioni, è volto alla massima diffusione di protocolli che siano uno strumento di lavoro, un riferimento per progettisti, decisori pubblici e privati, cittadini. Azioni e strumenti per rispettare ed anticipare le esigenze dei nuovi criteri di sostenibilità ed indirizzare le politiche dell’abitare: abitazioni confortevoli e salubri devono poter essere alla portata di tutti. Dai ceti abbienti a quelli popolari, in ogni quartiere delle città. I tempi sono maturi per rimettere il cittadino al centro dell’ambiente costruito, in un ecosistema che sia in grado di valorizzarne la socialità, i servizi rivolti alle famiglie e alle fasce più deboli, con una crescente consapevolezza che le modalità di conduzione di un immobile, seppur sostenibile, sono fondamentali per la salvaguardia dell’ambiente e per preservarne il futuro.

Questa la sfida che ci vedrà impegnati in un 2023 denso di appuntamenti e di riflessioni. Ma anche di azioni per fare della democrazia abitativa non soltanto uno slogan accattivante, ma una vera roadmap di tappe e target concreti, come è nella migliore tradizione del Green Building Council Italia.