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Presentato il Position Paper di GBC Italia sulle città sostenibili
16 Dicembre 2021

Proposte realizzabili e misurabili per una diversa cultura del costruire e per guardare con ottimismo ai fondi di rigenerazione urbana del Recovery plan.

Presentato oggi a Roma, in occasione dell’evento “La cultura delle città sostenibili per la transizione ecologica” il primo position paper sulla “Sostenibilità urbana” di GBC Italia, che mira a delineare lo stato dell’arte delle città sostenibili, dei suoi punti di forza e degli strumenti idonei per misurare qualità ambientale e benessere sociale.

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Nel 2050 gli abitanti del pianeta che vivranno in aree urbane raggiungeranno – secondo le proiezioni UN – i 6,7 miliardi e rappresenteranno il 68% della popolazione mondiale (che dovrebbe arrivare a circa 10 miliardi di persone). Sebbene le città occupino solo il 2% della massa continentale del pianeta, consumano oltre il 65% dell’energia mondiale e rappresentano oltre il 70% delle emissioni globali di CO2 prodotte dall’uomo.

Una definizione universale e operativamente applicabile di “città sostenibile” è in continua evoluzione. Tuttavia, GBC Italia fissa nel suo position paper un insieme di “attributi” dai quali partire per costruire politiche e strategie per una decisa transizione ecologica in grado di aumentare concretamente le capacità di resilienza, sostenibilità e salubrità dell’ambiente costruito. Le sette green rules sono:

  1. Carbon neutral: Efficienza energetica, Fonti rinnovabili, Mobilità sostenibile, Low carbon material
  2. Basso consumo di risorse: Rifiuti zero, Economia circolare, Consumo di suolo
  3. Resiliente: Drenaggio urbano / invarianza idraulica, Verde urbano, Assorbimento CO2 / termoregolazione, Equilibrio fra suolo urbanizzato (consumato) e naturale (permeabile), adeguata capacità sismica
  4. Verde: Verde urbano diffuso e accessibile, Cinture verdi periurbane, parchi agricoli, rete ecologica, Parchi urbani e verde di quartiere, Pareti e tetti verdi
  5. Salubre: Aria, Acqua, Rumore, Comfort climatico e luminoso
  6. Accessibile: Trasporti pubblici, Mobilità dolce e a zero emissioni, Servizi distribuiti / decentrati, Mixité
  7. Inclusiva: Servizi sociali, educativi, sanitari, Spazi pubblici e di aggregazione, Opportunità di lavoro, Reti di solidarietà e volontariato, Partecipazione dei cittadini alla vita pubblica e all’amministrazione
La complessità dell’ambiente urbano richiede una valutazione “sistemica” della sostenibilità declinata in un set di criteri misurabili, verificabili e certificabili e per questo trasparenti. Il comparto dell’edilizia e del Real Estate, sostenuto dal Next Generation EU, è chiamato ad una trasformazione culturale epocale delle nostre città per raggiungere gli obiettivi del Green Deal.
Con questo evento abbiamo voluto indicare la strada di un processo di rinnovamento green e dare forma, attraverso il coinvolgimento di 21 relatori di alto livello, a possibili mappe di riferimento per interpretare la complessità del presente e costruire già oggi le città del domani” ha commentato il Presidente di GBC Italia Marco Mari. “L’Italia è uno dei paesi leader nella diffusione dei green building certificati, accettando di misurarci con protocolli internazionali emerge tutta la qualità progettuale e costruttiva delle nostre filiere. Prendendo come riferimento il più diffuso protocollo di certificazione energetico-ambientale nel mondo, il rating LEED, ci si accorge di come l’Italia negli ultimi anni sia rapidamente diventata leader in Europa per i progetti registrati e certificati. Dall’inizio del 2020 l’Italia è in cima alla classifica con 281 nuovi edifici registrati per ottenere la certificazione, a seguire Spagna con 219 e Germania con 79 In Italia il numero complessivo di progetti sostenibili della famiglia LEED-GBC è di oltre 1144 di cui oltre 412 già arrivati a certificazione”.
Anche Roma concorre a fare la sua parte. L’evento è stato infatti l’occasione per presentare la seconda Green Building Map degli edifici verdi della capitale , uno strumento utile per monitorare le politiche di trasformazione in atto del settore edilizio. A Roma sono 160 gli edifici che hanno adottato protocolli di certificazione energetico-ambientale rating system, tra questi Palazzo Silvestri Rivaldi, l’Acquedotto romano e la Chiesa San Giuseppe Falegnami.
Bisogna proseguire il lavoro sull’edilizia a impatto zero, che in pochi anni ha già mostrato enormi potenzialità ma anche limiti da superare e che rappresenta una delle chiavi di volta della transizione ambientale“, afferma il Vicepresidente di GBC Italia, Fabrizio Capaccioli, che aggiunge: “Esperienze come quella di GBC, la maggior associazione al mondo in fatto di edilizia sostenibile, sono a disposizione per affiancare le istituzioni e i governi delle città, grandi e piccole, nella rigenerazione del costruito esistente, del patrimonio storico-testimoniale e dei nuovi insediamenti. Occorre una visione d’insieme nei progetti urbanistici di recupero ambientale, che puntino al benessere del cittadino, garantito da univoci processi di validazione e certificazione delle opere. Occorrono risultati garantiti e conformi alle aspettative di amministratori e cittadini a tutela dell’ambiente e trasparenti e certificati a garanzia dì investimenti pubblici e privati”.
Così il Viceministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili Teresa Bellanova: “Condivido il circuito virtuoso che questo incontro evoca. In questo quadro si inserisce il Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare con 2 miliardi e 800 milioni di euro, capace di guardare alle politiche della casa pubblica e sociale per un più ampio disegno strategico e ridurre il disagio abitativo soprattutto nelle periferie, innescare processi di rigenerazione del tessuto socio-economico, aumentare accessibilità e sicurezza delle aree urbane, contenere e ridurre il consumo di suolo”.
Il Senatore Agostino Santillo, membro della 8ª Commissione permanente (Lavori pubblici, comunicazioni) spiega: “Abbiamo strumenti innovativi che aiutano il cittadino a facilitare la riqualificazione in modo sostenibile ma soprattutto a mettere in sicurezza gli edifici. Nella nuova legge di bilancio abbiamo ragionato per prorogare il superbonus a tutto il 2023, almeno per chi ha attivato il 30% dei lavori entro il giugno 2022, e al 2025 per l’area cratere del post sisma. Penso inoltre sia fondamentale mantenere il meccanismo delle tre “C”, certificazione, cessione e circolazione in modo da tenere in attività le iniziative legate agli incentivi fiscali”.
Sergio Mazza del Ministero della Cultura sottolinea: “L’impegno del Ministero è rivolto a diffondere con maggiore incisività la cultura della sostenibilità per meglio assicurare la salvaguardia del nostro straordinario patrimonio storico culturale e rispondere gli obiettivi europei del Green Deal”.
Queste le parole di Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente di Fondazione UniVerde: “È importante misurare e certificare l’impatto dell’ecobonus. Le performance di efficientamento energetico degli edifici vanno valutate in tempo reale secondo un sistema puntuale”.
La rigenerazione urbana deve essere accelerata se vogliamo rendere le città più a misura d’uomo con servizi efficienti.” Osserva l’On. Gianluca Rospi, membro della IX Commissione (trasporti, poste e telecomunicazioni).
Conclude l’On. Raffaella Paita, Presidente Commissione permanente IX Trasporti: ”Avete messo a fuoco una delle questioni più importanti del nostro tempo, quella della qualità della vita e dell’ambiente nelle città. Tra i temi centrali: l’attenzione al dissesto idrogeologico, alla qualità dei servizi di mobilità e a quello della ri-cucitura del tessuto urbano quale garanzia per una migliore qualità di vita”.
L’evento è organizzato con il patrocinio di Comune di RomaAgenda 21 e Roma Servizi per la Mobilità e con il supporto di GreenwichPanasonicSequas e Tema Sistemi. Media Partner: Askanews e Ingenio.