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GBC Historic Building, il protocollo di sostenibilità GBC Italia, pronto per l’Europa
24 Aprile 2025

Unico nel suo genere e in continua evoluzione, GBC Historic Building (GBC HB) è il primo protocollo specificatamente pensato per la riqualificazione sostenibile degli edifici storici. Tradotto anche in lingua inglese per favorire la sua diffusione internazionale, il protocollo è stato arricchito con crediti pilota promossi quali strumenti di innovazione. 

di Carlotta Rocci

GBC Historic Building, il primo protocollo di sostenibilità sviluppato da GBC Italia, è pronto per essere esportato nel resto d’Europa. Tradotto in inglese, è stato presentato al MIPIM di Cannes e ha già suscitato qualche manifestazione di interesse.  È uno strumento che promuove edifici sostenibili dal punto di vista energetico, ambientale e sociale, adattando gli standard richiesti alla natura storica – spesso vincolata – degli immobili. Il protocollo, infatti, mette a sistema la volontà di conservare il valore storico dell’edificio e, allo stesso tempo, perseguire gli obiettivi di sostenibilità: le prestazioni ambientali richieste nei crediti e prerequisiti, superiori al minimo previsto per legge, sono compatibili con le caratteristiche storiche dell’immobile.

Il protocollo si concentra sul valore storico degli edifici, richiedendo non solo il rispetto dei criteri di sostenibilità, ma anche la capacità di mantenere nel tempo gli interventi effettuati, incrementando la resilienza dell’edificio sotto il profilo prestazionale.

La prima versione di GBC HB è nata nel 2016. L’esperienza maturata nel tempo ha portato, nel 2024, a un aggiornamento dei benchmark, anche alla luce delle nuove normative. Nato in un Paese in cui gran parte del patrimonio architettonico è storico, questo strumento continua a evolvere, innalzando progressivamente gli standard di sostenibilità. Oggi viene applicato in modo sempre più integrato, sia insieme ad altri protocolli, sia su più edifici all’interno dello stesso lotto.
GBC Italia ha promosso come strumenti di innovazione una serie di crediti pilota, nati da proposte spontanee del mercato e ora applicabili nei processi di certificazione. A partire dall’anno scorso sono state  studiate soluzioni in sinergia con altri protocolli (LEED v4, LEED v4.1, WELLe SITES), dando la possibilità di riconoscere automaticamente alcuni crediti se applicati congiuntamente con GBC Historic Building, facilitando l’ integrazione tra protocolli. 

GBC HB ha riscosso nel tempo un riscontro positivo nelle pubbliche amministrazioni: sempre più frequentemente viene inserito le gare d’appalto come requisito, riconosciuto come uno strumento utile a orientare il progetto verso obiettivi di qualità e sostenibilità del risultato finale. Il protocollo consente infatti di seguire una strategia organica e coerente lungo tutto il processo, dal progetto al cantiere.
Oggi, anche alcuni progetti finanziati con i fondi PNRR sono vincolati a questa certificazione riconoscendone il valore come strumento di qualità e sostenibilità. Le destinazioni d’uso sono le più diverse, dagli uffici alle  caserme: ma anche alberghi. L’interesse sta crescendo anche nel settore privato, in particolare  per i grandi edifici storici che rappresentano luoghi simbolici e identitari  all’interno delle città.

Attualmente il protocollo Historic Building si applica agli edifici costruiti prima del 1945, che in Italia rappresentano circa il 30% del patrimonio edilizio esistente. Tuttavia, l’ambito di applicazione potrebbe estendersi: con qualche adeguamento, potrebbe essere adattato anche agli interventi di restauro del patrimonio moderno. GBC Italia sta infatti lavorando per definire gli adeguamenti necessari per  applicare la certificazione anche agli edifici costruiti dopo il 1945, purché di comprovato valore storico e architettonico.