La collaborazione tra pubblico e privato è la chiave per edifici eco-sostenibili e per migliorare la qualità della vita delle persone. Innovazione, dialogo e nuove normative stanno guidando il settore delle costruzioni verso un modello circolare e inclusivo
Di Pamela Pastore
Il Convegno Nazionale di Green Building Council Italia, tenutosi a Roma il 24 ottobre, è stato un’importante occasione di confronto sui temi della tutela ambientale, della sostenibilità e del benessere delle persone. Argomenti sempre più urgenti, che spingono istituzioni, aziende e associazioni a collaborare per affrontare le sfide legate alla gestione dei rifiuti e alla transizione ecologica. Durante l’evento, esponenti di rilievo del settore pubblico e privato hanno condiviso esperienze e risultati raggiunti in questo ambito. La giornalista e caporedattrice di Sky Tg24, Tonia Cartolano, moderando l’incontro, ha sottolineato come “la sfida non sia solo ridurre l’impatto ambientale, ma anche migliorare la qualità della vita delle persone attraverso ambienti più salubri e confortevoli”.
Tra i relatori, il generale dei Carabinieri Giuseppe Vadalà, Commissario Unico di Governo per la bonifica delle discariche di siti contaminati, ha condiviso l’importante lavoro di bonifica svolto sul territorio italiano. “Siamo orgogliosi di lavorare a stretto contatto con il Ministero della Transizione Ecologica per eliminare le sanzioni imposte dall’Unione Europea e restituire le terre ai cittadini”, ha affermato Vadalà, sottolineando l’importanza del partenariato pubblico-privato. Il Generale ha evidenziato come la cooperazione tra istituzioni e privati sia cruciale per affrontare in modo efficace le emergenze ambientali. “Non potevamo permettere che i privati si sentissero soli o abbandonati in questo processo“, ha dichiarato, rimarcando l’importanza di superare le barriere e promuovere il dialogo per raggiungere gli obiettivi comuni di sostenibilità.
Anche Silvia Ricci, vicepresidente di ANCE con delega alla transizione ecologica, ha offerto una riflessione profonda sull’importanza della collaborazione tra pubblico e privato nel settore delle costruzioni. “Non possiamo più prescindere da un dialogo costante tra il mondo associativo e il comparto pubblico“, ha affermato Ricci, aggiungendo che solo così è possibile concretizzare la transizione ecologica nel settore. Ricci ha anche annunciato un importante traguardo raggiunto con l’approvazione del nuovo decreto “End of Waste”, che consente di trasformare i rifiuti derivanti da costruzioni e demolizioni in materie prime secondarie. “Questo decreto è un passo avanti fondamentale per un’economia circolare nel settore delle costruzioni“, ha dichiarato, sottolineando l’importanza del dialogo continuo con il Ministero dell’Ambiente.
Gabriella Chiellino, coordinatrice del Gruppo di Lavoro OICE ESG, ha invece posto l’accento sulle sfide che le società di ingegneria italiane stanno affrontando, soprattutto quelle di piccole dimensioni. “Oltre l’80% delle aziende del nostro settore ha meno di 10 dipendenti, e questo crea sfide enormi“, ha spiegato Chiellino. Per affrontare tali difficoltà, OICE ha creato un tavolo di lavoro sugli ESG (Environmental, Social, and Governance), con l’obiettivo di guidare le imprese nel percorso di sostenibilità. Chiellino ha poi fatto riferimento alla recente legislazione che regola il recupero dei materiali da costruzione. “La nuova normativa richiede una rivoluzione nel modo di operare delle aziende“, ha dichiarato, sottolineando come la formazione continua sia indispensabile per preparare le imprese ad affrontare i cambiamenti normativi.
L’incontro ha evidenziato come la collaborazione tra pubblico e privato sia essenziale per concretizzare la transizione ecologica, attraverso un dialogo continuo e abbattendo le barriere istituzionali per favorire pratiche sostenibili. L’adozione di un modello responsabile è stata presentata come un obiettivo integrato e imprescindibile dal benessere, unendo istituzioni, associazioni e imprese in un impegno comune. Come sottolineato in chiusura da Cartolano, rispetto ambientale e benessere devono procedere di pari passo, coinvolgendo tutti gli attori del sistema.