Quali sono le principali sfide che le politiche di rigenerazione urbana si trovano ad affrontare per una transizione sostenibile delle nostre città? E su quali risorse e buone pratiche possono contare?
Un tema articolato e complesso di cui abbiamo parlato con un panel di illustri relatori all’interno del convegno Rigenerazione Urbana Sostenibile: sfide e opportunità tra ESG e Tassonomia organizzato all’interno dell’edizione 2023 del Salone della CSR e dell’Innovazione Sociale.
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Il Salone della Corporate Social Responsibility e dell’Innovazione Sociale è tornato dal 4 al 6 ottobre, sempre presso l’Università Bocconi di Milano, per la sua 11ª edizione: un evento di grande successo che ha visto la partecipazione, nel corso delle tre giornate, di oltre 4500 partecipanti, oltre 280 organizzazioni e 500 relatori nei 115 eventi organizzati.
“Abitare il Cambiamento” è il tema scelto per questa edizione del Salone: la sostenibilità è cambiamento e questo impone il radicarsi di una riflessione critica sugli stili di vita e di lavoro, sulle strategie aziendali e sulle politiche con una visione di lungo periodo a differenti livelli governativi e territoriali. Questo con l’obiettivo di innovarli in chiave sostenibile per il benessere delle persone e in equilibrio con gli ecosistemi ambientali. Si tratta di un cambiamento di fondamentale importanza e urgenza che non possiamo vivere passivamente, ma verso cui siamo chiamati ad un ruolo attivo, abitandolo come individui e come collettività.
A livello globale le città stanno attraversando un momento di profonda trasformazione con implicazioni e ricadute non solo ambientali, ma anche sociali, politiche ed economiche di particolare rilievo. Il concetto di abitare green non può guardare esclusivamente alla scala edificio, ma deve necessariamente ampliare lo sguardo per favorire la definizione di una nuova visione progettuale anche in riferimento agli interventi su scala urbana e territoriale.
Efficienza energetica, comfort abitativo e salvaguardia dell’ambiente si incontrano con i concetti di sostenibilità economica e sociale: si considerano gli stili di vita e i comportamenti che vanno dall’housing sociale, agli spazi di condivisione e si riflette sugli strumenti internazionali di cui si dispone oggi per garantire un’edilizia sostenibile che produca benessere per l’intera collettività.
Progettare un futuro più resiliente, sostenibile e salubre per tutti significa anzitutto dar seguito all’obiettivo numero 11 dell’Agenda ONU 2030, “Rendere le città inclusive, sicure, resilienti e sostenibili”. Il tema è da tempo oggetto di riflessione per GBC Italia e nel corso degli anni diversi sono stati i contributi sviluppati, anche grazie a quanto operato dal Gruppo di Lavoro Sostenibilità Urbana i cui risultati sono riportati nel Position Paper dedicato (SCARICA QUI il documento), ma quali potrebbero essere i possibili scenari di sviluppo che troveranno maggior diffusione nel corso dei prossimi decenni all’interno del contesto italiano?
A questo si è cercato di rispondere durante il convegno organizzato all’interno del Salone della CSR e moderato dall’Ing. Andrea Dari che nel suo discorso di apertura ha citato il romanzo “Cecità” di Josè Saramago, aprendo un parallelo tra la metafora di cui lo stesso si fa portatore e le sfide che la rigenerazione urbana si trova oggi ad affrontare.
Il tema è stato poi sviluppato ed analizzato attraverso gli interventi di:
- Fabrizio Capaccioli – Presidente di GBC Italia, che ha sottolineato la necessaria centralità dell’essere umano nelle politiche di sostenibilità e il potenziale offerto da alcuni strumenti, quali i protocolli di certificazione energetico-ambientale nel sostegno a una giusta transizione che guardi al benessere del pianeta e di tutti coloro che lo vivono;
- Edoardo Croci – Professore dell’Università Bocconi di Milano, che ha presentato il framework ESG per la rigenerazione urbana sostenibile;
- Pierfrancesco Maran – Assessore alla Casa e Piano Quartieri del Comune di Milano che ha aperto un focus sul ruolo della governance nei piani di rigenerazione urbana.
Per comprendere come tutti questi temi possono trovare concreto sviluppo, al tavolo sono intervenuti alcuni dei principali soggetti che operano oggi sulla città di Milano, cercando di mettere a sistema i risultati a cui si è giunti attraverso alcuni progetti di rigenerazione urbana, differenti per destinazioni d’uso prioritarie, individuando così la strada per la definizione di un sistema di misurazione delle variabili sociali e di governance capaci di sostenere i processi di transizione sostenibile su scala urbana nel rispetto dei criteri ESG e della Tassonomia Europea. Nello specifico, sono intervenuti:
- Luigi Borré – EuroMilano: ha raccontato il progetto UpTown di Cascina Merlata;
- Nadia Boschi – Lendlease: ha presentato il progetto Milan Innovation District (MIND);
- Stefano Corbella – COIMA: ha indagato alcune delle primarie peculiarità del progetto Milano Porta Nuova.
Il convegno ha rappresentato un’importante occasione di riflessione e scambio tra sviluppatori, Associazioni, Municipalità e Università su alcuni dei temi prioritari assunti dalle Agende, nazionali e internazionali, tra cui la resilienza delle città e degli edifici di fronte agli eventi climatici estremi, la necessità di fornire soluzioni abitative accessibili, l’importanza degli spazi pubblici inclusivi e l’impatto della digitalizzazione sulla sostenibilità e la mobilità.
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