Il prossimo 9 e 10 settembre si svolgerà a New Delhi il vertice dei leader del G20 per il 2023, che, sotto la Presidenza indiana, si concentrerà sul tema Una Terra, una famiglia, un futuro. Il tema afferma il valore degli esseri umani e degli ecosistemi naturali e la loro interconnessione sul pianeta Terra e nell’universo in generale.
In vista di tale vertice sono in corso di svolgimento differenti incontri tecnici preparatori che vedono il coinvolgimento dei Ministri dei Paesi membri su specifiche tematiche. Tra queste è stato ospitato a Chennai il Summit dei Ministri dell’Ambiente e della sostenibilità climatica, con lo scopo di rafforzare la cooperazione tra i membri del G20 al fine di affrontare le questioni climatiche e ambientali e di rispettare gli impegni internazionali precedentemente concordati al 2030 e al 2050, con particolare attenzione ai temi del cambiamento climatico, della perdita di biodiversità, della gestione della risorsa idrica, nonché del degrado e della rigenerazione del territorio.
Per l’occasione, i Green Building Council (GBC), che rappresentano oltre 10.000 organizzazioni, si sono riuniti per chiedere ai Paesi del G20 di riconoscere l’enorme potenziale dell’ambiente costruito per realizzare una società decarbonizzata, circolare e resiliente.
In collaborazione con il World Green Building Council, i “G20 GBC” hanno pubblicato pertanto una lettera aperta che richiama l’attenzione sul ruolo degli edifici a livello globale come possibili elementi chiave per la definizione di soluzioni innovative in grado di risolvere le principali urgenze climatiche legate alla riduzione di carbonio e fattori climalteranti, alla tutela della biodiversità, fino al miglioramento della resilienza e della sicurezza energetica.
L’ambiente costruito, infatti, sebbene figuri tra i settori maggiormente responsabili delle emissioni nocive di carbonio, e nonostante abbia le capacità di implementare le necessarie soluzioni per conseguire una piena decarbonizzazione del comparto, non è ancora sulla buona strada per poter dimezzare le proprie emissioni entro il 2030. È quindi giunto il momento di trasformare gli impegni in azioni concrete. È necessaria la volontà e l’impegno da parte dei decisori pubblici per attuare adeguate politiche che aiutino ad implementare, in modo diffuso e democratico, le soluzioni necessarie e che i governi lavorino in concertazione con le reti locali, affinché possano sostenerne l’attuazione.
Al fine di sostenere la diffusione e implementazione di adeguate politiche trasformative a livello globale, il WorldGBC ha lanciato, ad inizio 2023, i “Principi politici globali per un ambiente costruito sostenibile“. Tali principi coprono sette temi chiave: carbonio, resilienza, circolarità, acqua, biodiversità, salute, equità e accesso alle risorse. Lavorando con i GBC nazionali di riferimento per l’attuazione di questi principi, i responsabili politici – a tutti i livelli di governo – potranno beneficiare di un solido supporto per l’attuazione della giusta azione trasformativa attesa.
Il messaggio della rete dei GBC mondiale è chiaro: i ministri del Clima devono sfruttare al meglio il vasto potenziale dell’ambiente costruito per realizzare l’Agenda del G20, sostenendo gli edifici come fattori abilitanti per il raggiungimento degli obiettivi globali e riconoscere i GBC locali come partner fondamentali per l’attuazione dei programmi trasformativi.
Cristina Gamboa, CEO WorldGBC:
“L’incontro dei Ministri del Clima del G20 rappresenta un’opportunità cruciale per i Ministri delle principali economie mondiali per evidenziare il ruolo dell’ambiente costruito nel raggiungimento degli obiettivi climatici e nella decarbonizzazione delle loro economie.
I nostri Green Building Councils del G20 (e tutti i Green Building Councils) sono pronti a collaborare con i loro governi locali per sostenerli nell’attuazione delle politiche di trasformazione necessarie per raggiungere gli obiettivi condivisi e realizzare benefici per ambienti costruiti sostenibili per tutti, ovunque.”
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