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Nuova pubblicazione Maggioli: il contributo di GBC Italia – News – GBC Italia
21 Luglio 2021

La nuova pubblicazione di Maggioli: “Vademecum per l’ufficio gare delle imprese dei lavori pubblici. Guida semplificata per la partecipazione degli operatori economici alle gare pubbliche di appalti di lavori” dell’arch. Paolo Capriotti (aderente al Chapter Marche GBC Italia)  si configura come  manuale ad uso prevalentemente degli operatori economici  nelle gare dei lavori pubblici.

Il volume, oltre a tutte le tecnicalità per la partecipazione alle gare pubbliche contiene un breve contributo dell’arch. Andrea Valentini (segretario del Chapter Marche di GBC Italia) sulle tematiche del CAM  Edilizia con l’obiettivo di fare un minimo di chiarezza su alcuni punti chiave nella applicazione dei criteri ambientali nella sfera delle Opere Pubbliche spesso applicati in maniera disomogenea e confusa.

“I CAM Edilizia sono stati posti, negli ultimi mesi, con forte evidenza al grande pubblico, non solo degli addetti ai lavori, con il Superbonus 110% nello specifico dei materiali isolanti equivocando la conformità degli stessi alla sola specifica tecnica del singolo componente edilizio a fronte di un obbligo a tutte le specifiche del decreto normativo di tutti i criteri ambientali – scrive Andrea Valentini in una nota – Tralasciando la stringente attualità in ambito dell’edilizia privata, nella casistica delle opere pubbliche si precisa e ribadisce in maniera inequivocabile che nel caso di nuove costruzioni i CAM Edilizia sono obbligatori e vincolanti sia nella fase di progettazione che nella fase di costruzione indipendentemente sia se trattasi di aggiudicazione con il criterio del massimo ribasso che nel caso dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Tale asserzione di facile applicazione non risulta così chiaramente intesa dalle stazioni appaltanti nella applicazione dei bandi sia di costruzione che di progettazione di nuovi lavori. Altro postulato del Codice di cui al D.Lgs 50/2016 relativo ai criteri di sostenibilità che comporta disorientamento risiede nel dettato normativo di cui al comma 2 dell’art. 34 che individua l’applicazione delle specifiche ambientali “..se e per quanto possibile…” con conseguente differente sensibilità di applicazione nel caso di interventi di ristrutturazione o di demolizione e ricostruzione.

Inoltre, vengono esplicitate alcune precisazioni sull’applicazioni di alcuni criteri premianti non ultimo quello sulle capacità tecnica dei progettisti cercando di fare lumi sulle qualifiche del professionista accreditato ai sensi della ISO/IEC 17024  su cui si è generata  un’applicazione a dir poco eclettica. Riflessioni ulteriori sono state poste nella redazione fino ad ora effettuata dei prezziari CAM con applicazione variegata fra regione e regione, ovviamente per quelle che li hanno redatti. L’ambito di applicazione del CAM Edilizia in fase di esecuzione dei lavori risulta alquanto nebuloso e poco applicato a fronte di un dettato normativo alquanto dettagliato quasi da richiedere una “direzione dei lavori della sostenibilità” non ancora pienamente intesa dalle stazioni appaltanti come anche una formazione dedicata al personale di cantiere di cui si hanno ancora pochi riscontri. L’applicazione dei sistemi di rating con le certificazioni di sostenibilità come verifica (“parziale”) di conformità al CAM viene declinata con attenzione particolare anche ai protocolli LEED/GBC Italia. In questo quadro viene evidenziato anche il prezioso contributo di GBC Italia per le metriche di sostenibilità dei propri protocolli non ultimo anche il protocollo GBC Historic Building per gli edifici storici. Fino allo stato attuale i CAM Edilizia ancora applicati in maniera disorganica hanno costituito “un’occasione mancata” per la pubblica amministrazione del nostro Paese per qualificare in maniera incisiva il mercato delle opere pubbliche verso le tanto dichiarate transizioni ecologico-ambientali di forte attualità verso il New Green Deal europeo. Speriamo che lo siano nel nostro presente e nel prossimo futuro!”