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Economia circolare e CAM: a che punto siamo – News – GBC Italia
21 Luglio 2021

Editoriale di Giuliano Dall’Ò

È sempre forte l’interesse che GBC Italia dimostra sulle tematiche che riguardano i Criteri ambientali minimi (CAM) e l’Economia circolare (EC), perché in linea con gli obiettivi di sostenibilità che i nostri strumenti di certificazione aiutano a perseguire.

Negli ultimi sei mesi ci siamo concentrati nel promuovere con tutti i mezzi a nostra disposizione e con tutti gli strumenti che ci caratterizzano, una visione della sostenibilità in edilizia contaminata positivamente sia dall’EC sia dai CAM. Abbiamo attivato dei corsi di formazione su questi temi, abbiamo promosso degli eventi, abbiamo siglato una importante convenzione con l’Associazione Rete Italiana LCA ed abbiamo attivato dei gruppi di lavoro aperti a tutti i nostri soci. Tutto questo per stimolare il nostro “ecosistema” formato dai nostri soci, portatori d’interesse dell’intera filiera dell’edilizia green, il cui numero peraltro è cresciuto di più di trenta unità proprio nell’ultimo semestre.

È una consuetudine che le assemblee generali di GBC Italia siano accompagnate da un evento aperto al pubblico. Allo scopo di approfondire il tema dell’EC e dei CAM, e a ribadire l’importanza che per la nostra Associazione hanno questi due elementi, GBC Italia ha promosso un convegno che aveva per titolo “Economia circolare e CAM in Edilizia” che si è svolto lo scorso 22 giugno a Roma presso l’Auditorium del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane.

L’iniziativa è stata molto apprezzata se si considera che in pochi giorni dalla comunicazione dell’evento i posti erano già tutti esauriti. Chi ha partecipato all’evento, inoltre, ne è uscito più arricchito perché ha avuto l’opportunità di confrontarsi con alcuni operatori di riferimento nazionali.

Per il mercato dell’edilizia si tratta di una sfida molto stimolante, peraltro obbligata, ma tutt’altro che semplice.

Il passaggio dall’economia lineare a quella circolare sarà uno dei principali driver del cambiamento del settore delle costruzioni e della catena del valore.

La complessità dell’attuale sistema socio-economico avvantaggia ancora oggi il modello di economia lineare. In particolare il modello di business nell’industria delle costruzioni non favorisce la collaborazione di tutta la catena poiché le imprese, poco sollecitate da stimoli di mercato, agiscono indipendentemente l’una dall’altra. Stenta così ad avviarsi il ciclo virtuoso, ed economicamente sostenibile, del recupero e riciclo dei materiali da costruzione. L’obbligatorietà dell’applicazione dei CAM, benché limitata alla Pubblica Amministrazione, rappresenta una prima spinta verso l’integrazione dei processi edilizi, l’applicazione di un approccio Life Cycle, la promozione del risparmio di risorse naturali e del riciclo. Si tratta, quindi, di un forte stimolo all’applicazione di modelli di economia circolare.

Gli interventi proposti dai relatori al Convegno di Roma sono stati numerosi e tutti di qualità. Interessante è stata la diversificazione dei punti di vista su tematiche complesse che necessariamente devono essere affrontate da più fronti. L’intervento di apertura è stato curato da Lorenzo Radice, responsabile sostenibilità del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane che ha fornito un interessante aggiornamento sulle attività e sui progetti infrastrutturali di FSI, progetti che contribuiranno in modo significativo a cambiare il volto del nostro Paese e che avranno proprio nella sostenibilità l’elemento attrattore. La riqualificazione del patrimonio edilizio storico e il valore testimoniale nel contesto dell’EC è stato l’importante e illuminato contributo di Francesco Scoppola, DG Ricerca e Formazione di MiBACT. Nel recupero e nella valorizzazione anche storica e culturale del patrimonio edilizio l’Italia ha l’opportunità di giocarsi un ruolo di primo piano nel contesto internazionale. Da qui lo stretto legame che corre tra queste azioni, per le quali GBC Italia come precursore di queste tematiche ha elaborato un protocollo (GBC Historic Buildings), ed il tema generale dell’EC.

Lo stretto legame tra protocolli di certificazione, EC e CAM sono stati oggetto della seconda parte del Convegno introdotta da Toni Cellura, Amministratore unico di NIA e membro del Gruppo di Lavoro CAM di GBC Italia, uno dei massimi esperti in questo settore. Toni Cellura ha evidenziato lo stretto legame che esiste tra Codice Appalti, CAM edilizia, criteri di sostenibilità energetico-ambientale, evidenziando potenzialità ma anche criticità.

La sostenibilità energetica in edilizia non riguarda solo edifici ma anche infrastrutture. Questo tema è stato trattato da Lorenzo Orsenigo, Direttore generale di ICMQ, che ha parlato di protocolli e certificazioni per infrastrutture e prodotti sostenibili, con un focus sulla tracciabilità dei fornitori. ICMQ, socio fondatore di GBC Italia, sta promuovendo in Italia il protocollo internazionale ENVISION, uno schema che sta riscontrando un notevole successo anche in Italia.

I CAM e l’EC non devono essere visti solo come obblighi ma anche come opportunità di mercato. È una concezione che GBC sta cercando di promuovere a tutti i livelli: interessante al riguardo è stato l’intervento di Marco Marcatili, economista di Nomisma, che ha trattato proprio il tema del valore generato dai CAM nel comparto edilizio.

Roberto Coizet, Presidente di Edizioni Ambiente e del Centro Materia Rinnovabile, ha fornito un contributo interessante per comprendere meglio le questioni trattate riguardanti l’EC.

Come reagiscono le aziende alle spinte di questi cambiamenti? Un caso studio interessante, che conferma molti concetti espressi riguardo le opportunità di mercato, è stato quello presentato da Gianluca Cavalloni, Advocacy & BIM Manager Habitat di Saint Gobain, un socio che sta investendo molto sul tema: l’economia circolare e la sostenibilità come driver per l’innovazione di prodotto.

Hanno concluso il convegno di Roma due interventi istituzionali: quello di Paolo Barbieri, Presidente di ANPAR, sul recupero dei rifiuti da costruzione e demolizione per l’energia sostenibile, e quello di Roberto Morabito, Direttore del Dipartimento Sostenibilità dei sistemi produttivi e territoriali di ENEA che ha illustrato le caratteristiche della prima piattaforma italiana per l’economia circolare.

Nel dibattito finale, Silvano Falocco, Direttore della Fondazione Ecosistemi, ha fornito a tutti i partecipanti interessanti punti di riflessione.

Una giornata intensa, quella di Roma, che ci ha visti come GBC Italia facilitatori di un dibattito propositivo e stimolante interno alla filiera del mondo delle costruzioni sostenibili. Una tappa importante di un percorso che proseguirà con le nostre attività diversificate sui temi dei CAM e dell’EC. Le maggiori criticità al cambiamento, alcune emerse proprio all’interno del convegno, riguardano la complessità di applicazione dei CAM e, più in generale, le difficoltà che inevitabilmente si incontreranno nel passare da una economia lineare ad una economia circolare. Il ruolo di GBC Italia è tanto più importante se si considera che le tematiche non sono solo nazionali e la collocazione di GBC all’interno di un network europeo e mondiale contribuirà, attraverso il continuo confronto con altre realtà, a fornire elementi utili per accelerare un processo che comunque è inevitabile.

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