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Le tre C dell’Economia Circolare: Collaborazione, Consenso e Cambiamento – News – GBC Italia
21 Luglio 2021

I GBC Europei definiscono gli elementi costitutivi per un’edilizia circolare

L’ultimo incontro della rete Europea dei GBC tenutosi lo scorso 21 maggio a Oslo ha rappresentato l’occasione per fare il punto sul lavoro che i GBC stanno svolgendo nell’ambito dell’Economia Circolare e lanciare il Think Tank della rete europea del World GBC dedicato ad esplorare il tema per l’edilizia. In questa occasione, GBC Italia ha portato il proprio position paper sviluppato dal gruppo di lavoro coordinato da Monica Lavagna.

Si tratta di un nuovo concetto o di una filosofia antica?

L’economia circolare è la parola d’ordine del momento, ma la verità è che gli edifici europei hanno seguito i principi dell’economia circolare per millenni. È solo nella nostra storia recente che abbiamo dimenticato alcuni di questi principi di base. Ma i Green Building Councils (GBC) europei stanno guidando la transizione verso un ambiente costruito circolare.

Stephen Richardson, Head of Projects, Europe Regional Network del World GBC ha riassunto nel suo articolo le presentazioni dei GBC in tre temi chiave; tre C per la circolarità!

Cos’è un ambiente circolare costruito e come ci arriviamo?

La fondazione Ellen MacArthur definisce l’economia circolare come un’economia progettata per auto-rigenerarsi. In un modello circolare dobbiamo ridefinire la produttività dei materiali, assicurandoci di ottenere il massimo da ogni risorsa che abbiamo.

È interessante notare che diversi GBC hanno rilevato che le iniziative nazionali in corso e le discussioni sull’economia circolare tendono a concentrarsi su plastica, elettronica e tessuti. Questo non vuol dire che l’enorme impronta materiale del nostro settore venga ignorata; ma le soluzioni e le iniziative circolari dell’edilizia tendono a essere trascurate. Il ciclo di vita degli edifici e la catena del valore dell’ambiente costruito sono complessi. Chiudere gli anelli dei materiali è più facile quanto più le due estremità del circuito si avvicinano l’una all’altra, mentre i lunghi cicli di vita degli edifici e la natura frammentata del settore fanno sì che la distanza tra ciascuna estremità del circuito, in termini di tempo, spazio e responsabilità organizzativa, possa sembrare difficile da superare.

Collaborazione

Non sorprende quindi che il punto di partenza per tutti i GBC che lavorano su questo argomento sia stato quello di riunire le parti interessate di tutti i membri. L’intera rappresentazione della catena di valore è uno degli aspetti unici del modello GBC ed è vitale per aumentare la circolarità nel nostro settore.

Consenso

Per il GBC francese un passo successivo fondamentale è quello di spingere l’industria e l’azione politica concordando metriche e indicatori di circolarità comuni. Le imprese sono spesso le più efficaci nell’implementare il cambiamento quando hanno obiettivi quantitativi su cui lavorare.

GBC Italia avvalendosi dell’esperienza dei membri del gruppo di lavoro sull’economia circolare, soci di GBC Italia, ha presentato un position paper sull’economia circolare per l’edilizia in Italia e l’esperienza del Centro Materia Rinnovabile in materia di recupero dei rifiuti di demolizione.

La costruzione del consenso è essenziale per affrontare discussioni politiche per dimostrare il peso dell’industria che sta dietro il lavoro di advocacy dei GBC.

Cambiamento

I GBC possono aiutare a riunire le persone e sostenere la strada da seguire, ma sono i loro membri, le imprese in tutta la catena del valore, che intraprendono il lavoro di transizione verso pratiche più circolari. I GBC hanno sviluppato una serie di strumenti per aiutare i loro soci su questa tematica.

Per maggiori informazioni: internazionale@gbcitalia.org