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A Ferrara un esempio virtuoso di applicazione dei CAM – News – GBC Italia
21 Luglio 2021

Martedì 9 gennaio 2018 è stato firmato il Protocollo d’intesa tra Comune di Ferrara, Intercantieri Vittadello spa, Acer Ferrara e la Società Investire SGR SpA per la definizione del livello di sostenibilità ambientale dell’intervento edilizio delle “Corti di Medoro” a Ferrara. L’accordo, sottoscritto e illustrato alla stampa alla presenza dall’assessora comunale all’Urbanistica Roberta Fusari, prevede l’impegno da parte di tutti i soggetti coinvolti ad operare seguendo le indicazioni della Commissione europea per un impiego efficiente delle risorse, in riferimento ai “Criteri Ambientali Minimi (CAM) per l’affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici pubblici”. Nell’accordo vengono messi in campo accorgimenti relativi alle modalità di esecuzione delle demolizioni e ai tipi di materiali da utilizzare nel cantiere e di smaltimento dei materiali prodotti dalla demolizione stessa.

In particolare, fra le specifiche tecniche previste dal protocollo di intesa “almeno il 50% del peso dei componenti edilizi e degli elementi prefabbricati, escludendo gli impianti, deve essere sottoponibile, a fine vita, a demolizione selettiva ed essere riciclabile o riutilizzabile”. Inoltre “il contenuto di materia recuperata o riciclata nei materiali utilizzati per l’edificio, anche considerando diverse percentuali per ogni materiale, deve essere pari ad almeno il 15% in peso valutato sul totale di tutti i materiali utilizzati”.
Per quanto riguarda il cantiere attualmente in corso “almeno il 70% in peso dei rifiuti non pericolosi generati durante la demolizione e rimozione di edifici, parti di edifici, manufatti di qualsiasi genere presenti in cantiere, ed escludendo gli scavi, deve essere avviato a operazioni di preparazione per il riutilizzo, recupero o riciclaggio”.
Sono anche previste particolari disposizioni relativamente all’utilizzo di materiali ecologici e a basso impatto ambientale per quanto riguarda impianti di climatizzazione e termo-idraulici, coibentazioni, vernici, tramezzature, pavimenti e rivestimenti, infine l’illuminazione a basso consumo energetico.
Le demolizioni avviate nell’aprile 2017 hanno prodotto ad oggi 11.700 tonnellate di materiali vari (tra cemento, ferro, acciaio, alluminio, legno, cartongesso e isolanti vari) che per oltre il 90% è stato conferito (circa 700 viaggi) ad aziende specializzate nel loro riutilizzo creando sia valore per l’ambiente in termini di risparmio di materie prime, sia valore economico.

 

All’incontro con i giornalisti erano inoltre presenti per l’occasione Edoardo Zanchini, vice presidente nazionale Legambiente e Marco Mari, vice presidente nazionale Green Building Council Italia che sono intervenuti sottolineando gli aspetti virtuosi messi in campo a Ferrara da soggetti pubblici e privati che vanno nella direzione di un concreto rispetto dell’ambiente e una attenzione alla collettività grazie alla destinazione sociale dell’edificio. Nei diversi interventi è emerso come questa azione vada descritta a livello nazionale come uno dei primi esempi di applicazione di normative CAM concepite per il settore pubblico e virtuosamente trasferiti nel settore edilizio privato.

Link utili:
cronacacomune.it